L'ANALISI
09 Febbraio 2018 - 06:34
" Deve essere chiaro che questa non è una guerra di espansione imperiale (...) ma esclusivamente difensiva (...) Non è l'Italia che nel giugno scorso dichiara guerra all'Inghilterra ... ma l'Inghilterra che dichiara guerra mortale all'Italia sin dall'ottobre 1935..."
I Britanni hanno avuto sempre l'accortezza d'esprimere le cose in modo diverso dalla realtà: è prerogativa esclusiva del loro carattere, quella di sapere attribuire una nobiltà d'intenzione e il massimo disinteresse perfino alle azioni improntate all'egoismo più spietato. Per capir bene la mentalità britannica, bisogna tenere presente una premessa d'ordine generale. Abbiamo spiegato che, pur essendo enorme la distanza fra classe proletaria è qùalunque altra categoria sociale, esiste generalmente diffusa nell'isola una condizione di benessere, la quale autorizza senz'altro la quasi totalità degli abitanti a non dare importanza alcuna alla misèria o allo stato di disagio economico, in cui può invece ridursi a vivere una minima o trascurabile frazione del Paese. ' Deriva da ciò la convinzione, radicata nel ceto abbiente, che assolutamente esagerate sonó le condizioni tristi o misere delle classi inferiori. E' quindi ovvia snche l'opinione generale, che attribuisce alla Gran Bretagna il . privilegio di considerarsi, per diritto divino,, la; più ricca e la più potente fra ìé nazioni della terra. Riesce, così, facile ad ogni inglese di credersi l'esponente d'una razza superiore. Pur nei confronti degli Stati Uniti,- qualunque cittadino britannico ha una col;pa da rinfacciare al cugino d'America: quello cioè di non essere nato in... Inghilterra. Il minino che perciò l'America possa fare, per lasciarsi perdonare sì grave colpa, è aiutare la Gran Bretagna in caso di guerra. L'osservazione non è nostra ed è stata fatta, poco prima della guerra, da una scrittrice americana. Margaret Halsey. la quale in un libro — che ha avuto una larga diffusione — riferendo a an certo punto la visita a uno stabilimento industriale dell'isola, s'è meravigliata d'imbattersi all'uscita in due ragazzi, incaricati d'un umile e pesante lavoro. Dovev'ano questi ragazzi avere si e no quattordici anni, l'età a cui si suole dovunque porre termine alla scuola, ma erano essi così piccoli da sembrare che avessero appena nove o dieci anni. Avevano i lineamenti del viso che apparivano cancellati dalla fatica e si muov-vano come .vecchi ammalati. (...)
(...) Si va avanti estraendo senza sforzi parole dal materiale più semplice e insulso, quali per. esenip;o: il giardinaggio, il paesaggio inglese, notizie innocue, le corse dei cavalli, la partita ài golf, il tempo di ieri^ di oggi, di domani.
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Commenti all'articolo
cristian78ucr
09 Febbraio 2017 - 23:09
Furono proprio gli Inglesi ad'ammonire gli Italiani che abolirono la schiavitù in A.O.I. ( prima nazione "colonizzatrice anti-schiavista) con le parole : ".... state attenti ! li state viziando !! " Con questo non voglio giustificare l'uso che fu fatto di "gas iprite" , anche se TUTTI lo utilizzarono, in Africa , Oceania, e anche in Europa ( chissà perchè , ma la nave inglese carica di bombe a gas che .. attaccata dai nostri alleati.. esplose nel porto di BARI provocando una strage di civili/militari è poco "insegnata " nelle scuole ... MAH.. Mistero ! Sbaraini Cristian
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