L'ANALISI
3 febbraio 1952
03 Febbraio 2018 - 04:56
La corrispondenza Mussolini- Petacci, di cui ci siamo occupati, era entrata a far parte dell'Archivio centrale dello Stato a Roma, dove è normale vadano a finire le documentazioni di carattere politico e in particolare quelle per le quali entro un certo limi, te fissato dalla legge o disposto dai depositanti, deve essere mantenuto il segreto. L'archivio nella persone del suo sovrintendente direttore Lodolimi, è tenuto ad eseguire la sentenza del magistrato e non opporrà certo difficoltà a costituire il deposito. A parte l'ordine in oui l'Archivio è tenuto continuamente aggiornato dei vari plichi perchè ad ogni momento ne sia possibile la consultazione quando esenti da riserve, e comunque il reperimento, le caute Petacci erano andate a finire in una sezione a parte che si è andata formando intorno al nome di Mussolini.
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