Inizio l'era delle montagne russe: ribaltoni, ripicche, cambi continui per non cambiare nulla

Per la prima volta nel dopoguerra, un Govèrno italiano esce sconfitto dal Parlamento. Alle 15,25 di ieri il Precidente della Camera proclamava i seguenti risultati della votazione per la fiducia all'VIII Gabinetto De Gasperi: presenti 582 deputali. Hanno vot'ito a favore del Governo 263; hanno votato contro 282 (comunisti, nenìtiiani, monarchici e missini); si sono astenuti 37 debutati (liberali, socialdemocratici e repubblicani). L'esito della votazione è/stato accolto con prolungati applausi dai banchi di sinistra; silenzio a destra, mentre dal centro si gridava: « Viva De Gaspteri! ». La seduta della Camera veniva quindi tolta ed alle 17, il vicepresidente del Consiglio Piccioni informava il Senato della nuova crisi; i senatori venivano quindi convocati a domicilio. De Gasperi dopo essere rimasto fino alle 15,45 nel suo ufficio a 'Montecitorio con i colleghi di Gabinetto, lasciava quindi il palazzo. Alle 19,30 si recava dal Presidente della Repubblica. Ecco il comunicato ufficiale dell'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica: « Il Presidente del Consiglio, on. Alcide De Gasperi, a seguito dell'odierno voto della Camera dei deputati, si è oggi alle ore 19,30 recato a Caprarola dove, a nome proprio e dei suoi colleghi Ministri segretari di Stato, ha rassegnato, nelle mani del Presidente della Repubblica, le dimissioni del Gabinetto. Il Presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha pregato l'on. De Gasperi di rimanere in carica insieme con i suoi colleghi per il disbrigo degli affari correnti. Subito dopo l'udienza, il segretario generale della Presidenza della Repubblica, per incàrico del Presidente, ha diramato gli inviti per le consultazioni che avranno inizio con l'ex Presidente della Repubblica, on Enrico De Nicola"