Nella morsa di un metro di neve

Quasi un metro di neve, caduta nel giro di 40 ore, ha fatto «saltare» tutti i servizi, ha provocato danni incalcolabili con crolli, feriti ed anche due vittime, perchè la neve ha probabilmente chiuso il camino che alimentava una stufa a gas, causando la morte di due persone. Per non parlare, naturalmente, della situazione delle nostre strade che sono rimaste impraticabili.

È fuori di luogo che la nevicata è stata eccezionale, ma è indubbio che la mancanza di un coordinamento fra i vari enti, e la mancanza dei mezzi per lo sgombero delle strade, ha provocato un caos tale che neppure la nevicata del 1957 (pure abbondante) aveva fatto.

Centinaia di automezzi pesanti e leggeri sono rimasti imprigionati sulla nostra circonvallazione per sette ore. In via Milano sembrava di marciare sulle «montagne russe». Abbiamo percorso il tratto Cremona-Crotta d'Adda, sulla statale per Milano ed è stata una marcia tortuosa e pericolosa. Solo verso le 16 abbiamo incontrato uno spazzaneve. Nel tratto di via Milano incrocio via Eridano per ore alcuni automezzi sono rimasti bloccati.

I crolli più gravi, in città, sono stati tre: Biscottificio Baresi (ove dieci operai sono riusciti ad uscire in tempo dal capannone), Carrozzeria Lanfranchi in via Milano, Navalcantieri nella zona portuale. In un allevamento di polli di Crotta d'Adda è crollato un moderno capannone che ha travolto, oltre ai trentamila animali, due coniugi che fortunatamente sono rimasti feriti solo lievemente.

Numerosi altri crolli ed ingentissimi danni in molte altre località della provincia si sono verificati. La luce elettrica manca ancora in molti paesi e cascine.

Due agenti di Polizia sul ballatoio davanti all'appartamento occupato dai due pensionati
morti per intossicamento da ossido di carbonio, in attesa del magistrato

Due immagini del crollo del laboratorio del Biscottificio Baresi

Una veduta parziale del crollo del capannone della carrozzeria Lanfranchi di via Milano