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15 aprile 1959

Nel 1117 un violento terremoto rase al suolo il duomo di Cremona

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

15 Aprile 2020 - 07:00

Nel 1117 un violento terremoto rase al suolo il duomo di Cremona

L'imponente edificio, la cui costruzione era iniziata 10 anni prima, risorse poi sotto l'illuminata guida dei "maestri comacini"

La mattina del 3 gennaio 1117 la popolazione di Cremona venne messa in allarme da un avvenimento sensazionale: tra lampi e tuoni la terra sussultava. In uno scenario da apocalisse, fra muri paurosamente incrinati e boati impressionanti, tra calcinacci dissolventisi in mugoli di polvere ed infidi squarci che si aprivano nel terreno, trentamila persone si riversarono nelle piazze e nelle strade della città, guadagnando terrorizzate la via dei campi.

La scossa tellurica si ripetè nel tardo pomeriggio di quello stesso giorno ed anche i meno paurosi, che avevano avuto la forza d'animo di dominare l'orgasmo della mattinata e che si erano trattenuti nell'interno delle mura, furono costretti a fuggire davanti allo spaventoso fenomeno. Sul far della sera si ebbe una terza scossa che fu di una intensità doppia di quelle precedenti.

Il terremoto aveva apportato danni inestimabili; centinaia di case erano franate al suolo; un'infinità di altri edifici presentavano larghe ferite.

Ma la sorpresa più grave i cremonesi la ebbero giungendo al centro; la stupenda cattedrale, che era costata dieci anni di sacrifici e di lavoro, si era trasformata in un ammasso di macerie fumanti.

La nuova cattedrale di Cremona era stata costruita in quello stesso secolo — a partire dal 1107 —sull'area dove in precedenza sorgeva l'antica, che era stata consacrata nel settimo secolo dal vescovo Anselmo. Riconosciuto il vecchio tempio inadatto all'importanza ormai assurta da Cremona (la città aveva avuto da pochi anni l'onore di erigersi a Comune), le autorità cittadine di quel tempo avevano fatto abbattere l'edificio ordinando la costruzione di una maestosa cattedrale.

La posa della prima pietra era avvenuta il 25 agosto 1107 alla presenza del vescovo Gualtiero, estensori del progetto e direttori della costruzione erano stati i «maestri comacini».

I danni causati dal terremoto del 1117 costrinsero tecnici ed operai a rifare il lavoro di sana pianta; questa ricostruzione si protrasse per ben 12 anni, in modo che il Duomo (dedicato a Maria Vergine Assunta) potè dirsi completato nel 1129. La consacrazione ebbe luogo molto tempo dopo e precisamente l'11 di maggio del 1190: operata dal vescovo Sicardo alla presenza di Arrigo VI (re d'Italia e figlio di Federico Barbarossa), della di lui consorte Costanza e dei vescovi di Piacenza e di Mantova.

Il Duomo venne inizialmente costruito a forma basilicale; in seguito si decise un ampliamento portandone la struttura a «croce latina»; questi successivi lavori vennero affidati agli architetti cremonesi Bertolino Bragerio e Jacopo Camperio che li posero in opera nel 1288.

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