L'ANALISI
07 Maggio 2020 - 07:00
Il terremoto ha interessato praticamente tutta l'Italia centrosettentrionale - La zona più colpita è in provincia di Udine, verso il confine jugoslavo - Nelle altre regioni panico ma nessun danno
MILANO. 6. - Città e villaggi dell'Europa occidentale, centrale e sud-orientale sono stati scossi stasera da brevi scosse di terremoto, di carattere sussultorio.
Scosse telluriche sono state avvertite in località così distanti tra loro conte Strasburgo e i Balcani.
Le scosse hanno ovviamente colpito anche l'Italia interessando in particolare, l'Umbria, la Toscana, l'Emilia e soprattutto le regioni settentrionali. La zona maggiormente colpita è quella veneta, in particolare la fascia di territorio verso il confine jugoslavo dove oltre a crolli ci sono stati anche lutti. Un carabiniere è morto a Maiano (Udine) e si teme che in provincia ci siano altre vittime.
La zona colpita sarebbe quella della Val d'Arzino, che parte a nord di Spilimbergo e si inoltra verso Tolmezzo, cioè verso la Carnia. Sono rimasti colpiti i paesi di questa zona, cioè Tarcento, Buia, Maiano, ecc.
Molte case sono crollate: ci sono molti feriti, ma non risultano per il momento persone morte a parte l'appuntato dei carabinieri di cui già abbiamo detto.
A Udine alcune case hanno subito lesioni non gravi.
Stanno affluendo mezzi militari (tutte le caserme della zona sono state mobilitate), dei vigili del fuoco, della polizia stradale, delle forze di polizia e della Croce Rossa, sia da Trieste, Gorizia, Udine e da altri centri.
Decine di persone si sono presentate negli ospedali per donare il sangue nell'eventualità che occorra per i feriti.
A Venzone, a 35 chilometri da Udine, a 230 metri d'altitudine, è crollala una parte della vecchia cittadina che è racchiusa in antiche mura medioevali: otto persone sono rimaste ferite, due sono in gravi condizioni. Venzone risale all'anno Mille, è nella valle del Tagliamento, lungo la statale Pontebbana, ed ha 1200 abitanti.
Danni sono registrati anche a Gemona, a dodici chilometri da Venzone. Secondo notizie pervenute ai carabinieri, sei persone sarebbero morte subito dopo il ricovero nell'ospedale di San Daniele. Inoltre oltre un centinaio di persone sono state ricoverate in ospedali della regione. Il tredicesimo battaglione di Gorizia è partito per le zone maggiormente colpite dal sisma.
Il paese di Maiano si trova in una situazione molto precaria: si sono avuti numerosi crolli e manca l’energia elettrica. Da parte dei soccorritori sono state chieste fotoelettriche per poter continuare a scavare tra le macerie. Un ponte è crollato sul fiume Tagliamento nei pressi di Folgaria.
Forze militari e di polizia giungono soprattutto da Padova e Venezia stanno isolando la zona della Carnia, particolarmente colpita, per evitare che il traffico civile ostacoli le operazioni di soccorso.
A Buia molte persone sono rimaste travolte dalle macerie, ma non si hanno per ora notizie di morti, secondo quanto risulta alla stazione radio del comando regionale di polizia stradale di Trieste. Sempre a Buia numerosi sono invece i feriti. Quasi tutte le case del paese sono crollate.
A Trieste, una donna di 72 anni, Jolanda Mea Adamo, sofferente di cuore, è morta per lo spavento subito dopo la forte scossa delle 21.
A Bolzano Vicentino nel campanile della chiesa, a causa delle vibrazioni, sono suonale le campane per unta la durata del fenomeno.
All'osservatorio sismologico dei padri Benedettini di San Pietro, a Perugia, la scossa di terremoto ha danneggiato gli strumenti. Rimessi in funzione i sismografi hanno segnalalo un fenomeno sismico dell'ottavo grado della Scala Mercalli, tanto che ha danneggiato alcuni pennini. Sempre in provincia di Perugia il movimento sussultorio è stato segnalato dal canto dei fagiani di un allevamento alcuni minuti prima che si verificasse.
A Trento, il Teatro Socia le, che era gremito per la programmazione dei film del Festival della montagna, si è vuotato di colpo e ci sono state scene di panico.
Anche a Vienna ed in tutta l'Austria e in Germania il movimento tellurico è stato avvertito nella stessa ora in cui è avvenuto in Italia.
A Venezia alcuni forni per la lavorazione del vetro si sono sfasciati.
BELGRADO. 6. —Il sisma è stato avvertito anche in Jugoslavia, non vengono segnalale vittime. Mattoni e calcinacci sono caduti da edifici a Lubiana e a Maribor e l'erogazione dell'energia elettrica è stata interrotta per diversi minuti a Celie e Jesenice. A Fiume e a Bihac la popolazione si è riversata nelle vie.
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