L'ANALISI
06 Maggio 2020 - 07:00
Gli Alleati hanno cessato l'occupazione militare iniziata dopo la resa senza condizioni dell'8 maggio 1945
BONN, 5. — La sovranità tedesca abolita in seguito alla resa senza condizioni dell'8 maggio 1945 è stata ripristinata oggi con tre cerimonie: a mezzogiorno gli Alti Commissari (dopo la 105^ ed ultima riunione del Consiglio Alleato) hanno depositato a Palazzo Schaumburg, sede della Cancelleria, le ratifiche dei trattati che riconoscono alla Germania la sovranità e pongono fine all'occupazione militare; alle 15 la bandiera nero-rosso ed oro della Repubblica Federale è salita sull'antenna della Cancelleria mentre un plotone di poliziotti di frontiera in uniforme verde ed elmetto d'acciaio presentava le armi: dopo che la banda ebbe suonato il «Deutschland über Alles», il Cancelliere Adenauer ha letto un proclama alla Nazione; alle 18 infine i tre nuovi ambasciatori Conant (USA), Hoyer Millar (Inghilterra) e Franҫois - Poncet (Francia), hanno presentato le credenziali al Presidente della Repubblica Heuss.
Il significato di questa storica giornata può essere riassunto da queste frasi del proclama di Adenauer: «Oggi, dieci anni dopo il crollo militare e politico del nazionalsocialismo, finisce il periodo d'occupazione per la Repubblica Federale. Con profonda soddisfazione il governo federale può affermare: noi siamo uno Stato libero ed indipendente. Ciò che da lungo tempo si preparava, sulla base di una crescente fiducia, è ora diventato un fatto legalmente valido: noi siamo uomini liberi fra uomini liberi, collegati in una vera associazione con le ex-potenze occupanti».
«Insieme al governo federale cinquanta milioni di cittadini liberi della repubblica federale pensano, in associazione fraterna, a quei milioni di tedeschi che sono costretti a vivere separati da noi senza libertà e senza giustizia. Noi diciamo loro: voi appartenete a noi, noi apparteniamo a voi. La gioia della nostra riguadagnata libertà sarà turbata finché questa libertà vi verrà negata. Voi potrete fare sempre assegnamento su di noi, perché insieme al mondo libero noi non avremo mai requie finché non avrete riottenuto i vostri diritti di esseri umani e non vivrete pacificamente con noi in un unico Stato».
«In quest'ora noi pensiamo ai molti tedeschi che ancora devono sopportare il duro destino dei prigionieri di guerra. Noi faremo quanto potremo perché anche per voi suoni quanto prima l'ora della liberazione. La libertà comporta dei doveri. Internamente c'è solo una via per noi, la via dello stato legale, della democrazia e della giustizia sociale. C'è solo un posto per noi nel mondo: al fianco dei popoli liberi. Il nostro obbiettivo è: una Germania libera ed unita in una Europa libera ed unita».
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