L'ANALISI
23 Ottobre 2019 - 07:00
In seguito alla costruzione di basi di missili nell'isola e la fornitura a Castro di bombardieri a reazione capaci di trasportare armi atomiche, gli Stati Uniti hanno deciso l'embargo su ogni nave, il rafforzamento della base di Guantanamo, invitando la Russia a sospendere la minaccia alla pace
WASHINGTON, 22 — Al termine di uno giornata di estrema tensione negli ambienti diplomatici e militari americani messi in allarme dal preannuncio di un «discorso della massima importanza per la Nazione» da parte del Presidente, a mezzanotte (ora italiana) dalla Casa Bianca è stato pronunciato un discorso da Kennedy nel corso del quale è stato annunciato che gli Stati Uniti iniziano l'applicazione di «una rigida quarantena su tutto l'equipaggiamento militare offensivo in via di spedizione a Cuba» al fine di bloccare un apprestamento offensivo comunista, ciò che comporterà il blocco di ogni nave, il rafforzamento della base di Guantanamo, l'allarme di reparti militari ed altre decisioni di carattere straordinario che sono state nel corso della notte studiate con il Consiglio Nazionale di Sicurezza, comunicate agli ambasciatori dell'America Latina, della NATO, deferite al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, notificate a Mosca con l'invito perentorio a «sospendere questa subdola e provocatoria minaccia alla pace mondiale»: da oggi, «ogni attacco con missili nucleari lanciati da Cuba contro qualsiasi Nazione dell’emisfero occidentale sarà ritenuto un attacco dell’Unione Sovietica contro gli Stati Uniti».
Il Presidente ha detto di aver preso questi ed altri provvedimenti poiché nel corso dello settimana passata «è stato accertato con prove inconfutabili che è attualmente in preparazione una serie di basi per missili offensivi» a Cuba. Kennedy ha aggiunto che lo scopo delle basi costruite dall'Unione Sovietica non può essere altro che quello di «costituire un potenziale offensivo nucleare contro l'emisfero occidentale».
Il Presidente ha detto poi che diverse delle nuove basi missilistiche sovietiche in costruzione a Cuba, comprendono installazioni per missili balistici a media portata capaci di trasportare una spoletta nucleare per oltre 1600 chilometri, potendo raggiungere così Washington, il canal di Panama ed altre zone dei Caraibi. Kennedy ha affermato a questo punto che l'iniziativa sovietica costituisce «uno aperta minaccia alla pace ed alla sicurezza delle Americhe».
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