L'ANALISI
11 Agosto 2019 - 07:00
L'Amministrazione comunale ha deciso di porre sulla facciata della casa nuziale di Antonio Stradivari una lapide-memoria a ricordo - il nostro invito è stato sollecitamente raccolto e dobbiamo essere frati agli amministratori municipali che, con sensibilità e sollecitudine, hanno provveduto a «rimediare» alla proposta, già da tempo suggerita dallo scopritore della «casa», di trasformarla in monumento nazionale.
Le parole che saranno impresse sulla lapide sono:
IN QUESTA CASA ABITÒ DAL 1667 AL 1680 IL LIUTAIO ANTONIO STRADIVARI CON LA PRIMA MOGLIE FRANCESCA FERRABOSCHI
La lapide sarà eseguita dallo scultore Pietro Ferrane e sarà in marmo di Mazzano color bruno e avrà le dimensioni di centimetri 85 di base per 60 di altezza. Sarà collocata tra le due finestre del primo piano, ove attualmente c'è un balcone (che originariamente non esisteva)
I cremonesi e soprattutto i turisti d'ora in poi avranno un'altra meta stradivariana. In corso Garibaldi ai numeri 55/57 troveranno la casa nella quale il grande liutaio iniziò la sua fulgida carriera. Questa casa è quasi identica all'originaria sua struttura. Le camere dei due piani, la scala che conduce alla cantina, lo stretto corridoio che porta al cortiletto, il portico che divide i due corpi di fabbrica e la rampa di vecchie scale che porta ai «secadour», cioè all'altana sulla quale, si dice, Antonio Stradivari facesse asciugare le vernice dei suoi celebri strumenti.
Tutto è rimasto come allora. Le modifiche riguardano, probabilmente, l'intonaco. Questa casa è quasi identica a quella che Antonio Stradivari acquistò dopo il 1680 sotto la parrocchia San Matteo (ora soppressa) dai fratelli Picenardi. Anche la casa di S. Matteo aveva la bottega con ingresso dalla strada, il cortile con pozzo (un frammento del quale si trova custodito al Museo), le stanze al primo piano, le stanze al secondo e il «secadour».
La lapide che verrà posta in corso Garibaldi dice «con la prima moglie Francesca Ferraboschi». Come è risaputo, Antonio Stradivari si sposò due volte. Francesca Ferraboschi morì il 26 maggio 1698 e l'anno successivo Antonio andò nuovamente a nozze portando all'altare Antonia Maria Zambelli nella parrocchia di S. Donato.
Dalle due mogli ebbe dieci figli, due dei quali, Francesco e Omobono, furono liutai, ma non riuscirono ad uguagliare la bravura e la fama del padre.
Mediagallery
MOBILITATI PER LA PALESTINA
TRA CASALMAGGIORE E COLORNO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 7 settembre 2025 - 08:00
Storica mostra-mercato delle cose antiche e del collezionismo
Tipologia
Data di inizio 7 settembre 2025 - 16:15
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris