L'ANALISI
26 Giugno 2019 - 07:00
Purtroppo al cimitero si verificano con frequenza dei piccoli furti. Sono cose di poco conto (lampade, portafiori) ma la sparizione di quegli oggetti urta profondamente il senso di pietà così che ogni sforzo volto ad eliminare lo inconveniente (e a punire i colpevoli) deve esser visto con simpatia.
Purché naturalmente non si ecceda, nel qual caso si finisce col trovare la riprovazione di tutti. Come sta accadendo da sabato mattina.
Gli uffici municipali invece di ordinare ai custodi di sorvegliare attentamente, di disporre opportuni servizi di vigilanza, di controllare le persone che possono in qualche modo dar adito a sospetti, sono intervenuti con una specie di ordinanza che sorpassa ogni limite consentibile. Da sabato, un cartello annuncia che nessuno può entrare con borse nel sacro recinto.
Dall'ordinanza alla interpretazione, il passo è stato incredibile.
Il personale del cimitero, presso a poco deve aver ragionato così: «Cosa sono le borse?» Evidentemente, debbono essere ravvisate come «borse» tutto ciò che, costruito in pelle o in tela o in qualsiasi altro materiale, presenta caratteristiche tali da potervi nascondere qualche cosa. Da qui, la decisione che nel provvedimento dovevano essere incluse anche le borsette delle signore.
Così che da sabato, nessuna donna può entrare al cimitero con la borsetta. E alle stupite (e irritate) richieste: «Va bene; e dove le mettiamo?» uno stringersi di spalle indifferente: «Dove volete». Perchè il personale del cimitero, non ha pensato che in qualche luogo a queste borsette dovevano pur essere deposte.
Ma dove? Non certamente presso il deposito delle biciclette, non attrezzato per questo genere di servizio. Ed allora? Allora molte sono ritornate sui loro passi, protestando vivacemente contro il Comune che, in fondo finiva per conferire un diploma di ladre a tutte le donne cremonesi.
Si tratta di un provvedimento così grottesco, che, pensiamo, il nuovo assessore all'ispettorato urbano si farà cura, come primo suo provvedimento, di abrogarlo in tutto il suo complesso e in tutte le sue sfumature.
Quindi al pubblico non resterà, altro che da stupirsi che una Giunta, ormai al limite estremo della sua scadenza, abbia adottato un provvedimento urgente grave e odioso e senza illustrarlo al personale che deve applicarlo. Quando, invece, se avesse voluto occuparsi del cimitero avrebbe avuto da fare tanto.
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