L'ANALISI
30 maggio 1985
30 Maggio 2019 - 07:00
Almeno 36 morti (ma potrebbero essere anche di più) e 257 feriti (quasi tutti italiani) della finale della Coppa dei Campioni '85 nello stadio Heysel di Bruxelles sono la pagina più nera dello sport in Europa.
Un'atmosfera da incubo è stata immortalata dalle telecamere durante l'ora precedente l'inizio della partita tra il Liverpool e la Juventus. Fra i 36 morti accertati, vi sarebbero 33 italiani, un belga, due francesi. I feriti più gravi sono 108.
Queste notizie sono state fornite dal ministero degli Interni di Bruxelles.
La tragedia si è esaurita in pochi minuti. Intorno alle 20 i tifosi del Liverpool hanno rotto a forza le deboli recinzioni che li dividevano dai rivali della Juventus. Una massa compatta si è mossa dalla curva ovest verso il settore nord pieno di bandiere juventine. Testimoni oculari hanno parlato di tecniche da guerriglia. Nel fuggi-fuggi generale molte persone sono state schiacciate e calpestate sulla gradinata. Ma l'incidente più grave, quello che ha provocato maggiori vittime, è avvenuto quando il parapetto superiore della gradinata è crollato lasciando davanti ai tifosi italiani in fuga 15 metri di vuoto. Intanto altri tifosi in fuga verso il basso rompevano le cancellate che dividono le gradinate dal campo di gioco.
Al momento stabilito per l'inizio della partita centinaia di persone erano sul campo controllati a fatica dalla polizia a piedi e a cavallo. Ma la gravità della tragedia a questo punto ha fatto paura agli stessi artefici. Lo stadio ritornava in relativo ordine. Le forze di polizia belghe ne approfittavano per rimediare alla situazione disperata con l'arrivo di numerosi rinforzi.
Dopo un'ora e mezza i responsabili della UEFA insieme a quelli belgi ritenevano che era meglio giocare la partita per evitare la rabbia e nuove battaglie fuori dello stadio.
I calciatori non volevano giocare ma venivano convinti.
Dopo un appello dei capitani delle due squadre la partita ha avuto inizio con un'ora e mezza di ritardo. Molti ritengono che il risultato finale non sarà valido per la Coppa dei Campioni e che la finale verrà rigiocata. Giocare lo stesso, nonostante l'accaduto, è stata ritenuta evidentemente la soluzione meno rischiosa. Ha infatti dato tempo alla polizia e l'esercito belga di organizzare l'uscita dei tifosi dallo stadio al termine della partita.
I primi commenti sugli avvenimenti di questa sera sono giunti dal premier inglese Margaret Thatcher che ha definito «uno spettacolo di orrore» e una vergogna per il suo Paese.
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