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2 febbraio 1963

Due aerei si scontrano nel cielo di Ankara e precipitano sulla città

Fiamme e morte nel quartiere di Ulus

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

02 Febbraio 2019 - 07:00

Due aerei si scontrano nel cielo di Ankara e precipitano sulla città

Morti, oltre ai passeggeri degli aerei, una cinquantina di passanti: uomini, donne, bambini - Un centinaio i feriti dei quali molti gravissimi - Distrutti alcuni edifici tra cui le sedi di due banche

ANKARA. 1. Tremenda  sciagura nella capitale turca: due aerei si sono scontrati nel cielo della città precipitando poi sulle case di un quartiere del centro. I due aerei sono un «C 47» dell'Aviazione Militare e un quadrimotore «Viscount» della Middle East Airlines. Sull'aereo militare c'erano quattro persone, sul «Viscount» 11 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. La collisione e avvenuta alle 16.12 (ora locale).

Il bilancio dei morti e dei feriti non è stato ancora esattamente stabilito: i morti sono finora 67 e cioè 48 passanti, gli 11 passeggeri e i 4 membri dell'equipaggio del «Viscount» più i membri dell'equipaggio dell’aereo militare: i feriti sono 99, di cui molti in condizioni disperate.

Al momento della collisione la visibilità era buona. I rottami dell'aereo militare sono caduti nei pressi della cittadella di Ankara dove hanno distrutto due case e ucciso un passante. La prua del «Viscount» è invece caduta su un quadrivio nei pressi di un mercato dove molte donne accompagnate dai loro figli facevano acquisti. L'incendio provocato dalla caduta dei rottami del «Viscount» ha distrutto parecchi negozi e automobili. In particolare le fiamme hanno completamente distrutto gli edifici sedi delle banche «Garanti» e «Istanbul». Si teme che tutti gli impiegati delle due banche siano morti.

Alle 18.30. i pompieri, aiutati da reparti militari, sono riusciti a circoscrivere le fiamme, ma dalle macerie e dai rottami dei due aerei e delle automobili continuava a sprigionarsi un denso fumo. L’Avenue Anafartalar, che è quella maggiormente colpita, offre uno spettacolo desolante. Le squadre di soccorso lavorano alla luce dei proiettori e continuano a estrarre corpi carbonizzati dai negozi.

Radio Ankara ha interrotto i suoi programmi per trasmettere appelli urgenti ai donatori di sangue. Tutte le sale di spettacoli sono chiuse in segno di lutto. Il pranzo diplomatico che il Presidente dell'Assemblea Nazionale doveva dare in onore dei membri del corpo diplomatico è stato annullato. Il Presidente della Repubblica Gursel e vari ministri si sono portati nella zona del disastro.

Negli ospedali sono ricoverate varie decine di feriti molti dei quali hanno subito amputazioni agli arti. Le autoambulanze hanno faticato ad aprirsi la strada nelle vie piene di traffico. Reparti dell’esercito sono stati mobilitati per mantenere l'ordine. L'incendio appiccato agli edifici è stato alimentato anche da una conduttura del gas scoppiata contatto con le fiamme.

A bordo del «Viscount» erano cinque americani, un giapponese, quattro libanesi (compresi tre membri dell'equipaggio) e tre cittadini dell'Arabia Saudita. L'aereo era pilotato dall'inglese Maurice Stilwell, di 29 anni.

Le cause dell'incidente non sono ancora note. Due minuti prima della collisione, il comandante Stilwell aveva comunicato per radio alla torre di controllo dell’aeroporto di Ankara: «Il nostro volo è normale. Siamo sopra Ankara».

I rottami dei due aerei sono caduti nel quartiere di Ulus, dove sono un grande mercato, la moschea di Haci Bayram, il grande negozio «Gima» e molte banche. Trentasei negozi sono stati preda delle fiamme.

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