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20 dicembre 1981

Walesa invita i polacchi alla resistenza passiva
Radio Varsavia annuncia che lo sciopero è fallito

Filtrano poche notizie dalla frontiera polacca mentre non si allenta la repressione militare

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

20 Dicembre 2018 - 07:00

Walesa invita i polacchi alla resistenza passivaRadio Varsavia annuncia che lo sciopero è fallito

«La calma regna nel voivodati » ha riferito l’emittente annunciando anche la riduzione della durata del coprifuoco (ma non a Danzica, Lublino, Katowice, Stettino, Breslavia ed Elblag dove maggiore è la opposizione allo stato d'assedio) - Ci sarebbero, secondo le autorità, «sindacalisti pentiti» - Niente feste danzanti per Capodanno - Distribuiti volantini con l'appello di Walesa da lui fatto pervenire ai vescovi - Walesa raccomanda: evitate spargimenti di sangue - Il leader di «Solidarnosc» avrebbe avuto, giovedì, una crisi cardiaca - Le vittime dello stato d'assedio sarebbero molto numerose specie nella Slesia tra i minatori e gli operai

VIENNA. 19 – Hanno scioperato gli operai polacchi seguendo l'invito rivolto loro da «Solidarnosc». Notizie precise e tanto meno ufficiali non ce ne sono ma l'impressione è che lo sciopero generale non sia stato attuato che in qualche città e in qualche grossa Industria. Per le autorità di Varsavia anzi lo sciopero è decisamente fallito.

La calma regna «nella grande maggioranza del voivodati» e «la maggior parte delle aziende funzionano», ha affermato stamane radio Varsavia.

L'emittente ha aggiunto che si e registrato un leggero miglioramento per quanto riguarda l'approvvigionamento del mercato e gli acquisti di prodotti agricoli presso i contadini, e che i trasporti funzionano normalmente.

Radio Varsavia ha detto nel giornale radio delle 13 che oggi, primo sabato lavorativo dopo l’introduzione della legge marziale, tutti si sono presentati ai posti di lavoro «tranne i bambini, i vecchi e i malati». Per oggi è noto, era stato proclamato, da elementi di Solidarnuosc, uno sciopero generale, proprio in coincidenza col primo «sabato lavorativo» imposto dalle autorità militari.

Alle 18 radio Varsavia ha annunciato che, a partire da domattina, la durata del coprifuoco verrà ridotta di due ore in 44 dei 50 "voivodati" polacchi, poiché «la criminalità è diminuita e c’è più ordine».

Stamane nella chiesa di  Santa Croce, al centro di Varsavia, nella prima fila degli inginocchiatoi, era reperibile un foglio ciclostilato contenente un comunicalo della direzione regionale di «Solidarnosc Masovia» (alla macchia dopo gli arresti) che conteneva un appello del presidente del Sindacato Lech Walesa.

«Solidarnosc Masovia» precisa che l'appello di Walesa è stato consegnato alla curia.

Nell'appello del leader sindacale si legge «non permetteremo al potere di farci crollare. Organizziamo scioperi generali nelle grandi fabbriche e scioperi passivi fuori.

Facciamo in modo di evitare spargimenti di sangue. Dobbiamo essere solidali con tutta la società ed in particolare con i più deboli». L’appello di Walesa porta la data del 15 dicembre mentre il volantino quella del 16. Il volantino riferisce quindi della «pacificazione» nelle scuole superiori della capitale e precisa che scioperi sono ancora in corso nelle imprese «Polso» e «Polcolor» di Varsavia ed in sei miniere slesiane.

Il volantino è basato su una lettera che Walesa ha invialo al consiglio dei vescovi polacco il 15 dicembre, due giorni dopo la proclamazione della legge marziale. La lettera è stata consegna la dai vescovi ai dirigenti di Solidarnosc che l'hanno pubblicata sotto forma di volantino che è stato distribuito a Varsavia e, essi ritengono, in altre città polacche.

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