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IL MEDICO RISPONDE. IL VIDEO

Reni e nefropatie croniche: dalla prevenzione alle cure

I fattori di rischio, l’importanza della diagnosi precoce e le opportunità di trattamento sul territorio

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

16 Novembre 2025 - 05:25

CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è il dottor Marco D’Amico, direttore di Nefrologia dell’Ospedale di Cremona.

Quanto frequente è il riscontro di nefropatie croniche nella popolazione generale?
«Per nefropatia cronica o malattia renale cronica si intende l'insieme delle alterazioni strutturali o funzionali dei reni presenti da oltre tre mesi e con impatto significativo sulla salute. Ciò comporta un rischio di progressivo deterioramento della funzionalità renale, con necessità di sostituire la funzione tramite dialisi o trapianto. La malattia è spesso associata a patologie cardiovascolari, con ricoveri più frequenti rispetto alla popolazione generale. Negli ultimi decenni la patologia renale è aumentata: circa il 10% della popolazione occidentale soffre di nefropatie croniche, equivalenti a 800-900 milioni di persone nel mondo. In Italia la prevalenza è del 7-8%, circa 4-4,5 milioni di cittadini, molti ignari della propria condizione, non in grado di attuare prevenzione o trattamento. La popolazione più gravemente malata rappresenta meno dell’1 per mille, ma consuma il 2% del fondo sanitario nazionale. Prevenzione e consapevolezza della malattia sono fondamentali per la salute e un uso efficiente delle risorse».

Come prevenire lo sviluppo di malattia renale cronica?
«La maggior parte delle nefropatie croniche nei paesi sviluppati deriva da ipertensione, diabete e sindrome metabolica, che includono sovrappeso, colesterolo alto, sedentarietà e fumo. La prevenzione si basa su stili di vita sani: attività fisica regolare, controllo del peso, dieta mediterranea ricca di frutta, verdura, proteine vegetali e pesce, povera di cibi ultraprocessati. È importante monitorare la pressione, eseguire esami del sangue per individuare diabete o prediabete, evitare il fumo e limitare l’alcol».

Come accorgersi se i reni sono malati?
«Le malattie renali croniche sono spesso asintomatiche. I reni filtrano tossine e liquidi in eccesso: nella malattia cronica l’accumulo di sostanze tossiche è lento e compensato dall’organismo. Sintomi come stanchezza, nausea, perdita di appetito, gonfiore alle gambe o difficoltà respiratoria compaiono solo quando il danno è avanzato. La diagnosi precoce è semplice: screening con creatinina nel sangue ogni 2-3 anni per gli ipertesi, annualmente per diabetici, e analisi delle urine per rilevare proteine o globuli rossi. Più precoce è la diagnosi, più è possibile stabilizzare il paziente».

Come è strutturata la diagnosi e il trattamento delle nefropatie in Asst Cremona?
«Asst Cremona dispone di un’Unità operativa di Nefrologia e dialisi con 22 posti letto e servizio di emodialisi per 120 pazienti settimanali. Ci sono due centri dialisi territoriali a Soresina e Oglio Po e un servizio di dialisi peritoneale domiciliare, che coinvolge circa il 12% dei pazienti. Ampia è l’offerta ambulatoriale: primo inquadramento, ambulatori di secondo livello per insufficienza renale cronica, predialisi, follow-up post-trapianto, ecografia renale, nutrizione clinica, calcolosi renale e malattie renali immunomediate. Il centro gestisce anche pazienti oncologici con complicanze renali. L’approccio è multidisciplinare e accompagna il paziente per tutta la vita».

Quali novità ci sono in cantiere?
«Asst Cremona sta potenziando la collaborazione ospedale-territorio, con particolare attenzione alla dialisi domiciliare per pazienti anziani o fragili. Verranno addestrati gli infermieri di famiglia presso la casa di comunità, aumentando il trattamento domiciliare. Inoltre, è stato previsto un nefrologo territoriale che collaborerà con l’ospedale, permettendo di trattare a domicilio le patologie di primo livello e riservare l’ospedale ai casi più complessi. L’obiettivo è avvicinare i servizi al cittadino, garantendo assistenza clinica, psicologica e sociale, grazie alla collaborazione tra direzione sanitaria e sociosanitaria».

La rubrica, realizzata insieme ad Asst Cremona, può essere ascoltata sul sito internet de La Provincia di Cremona e di Crema e sul suo canale YouTube.

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