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10 dicembre 1992

Londra sotto choc: Si separano Carlo e Diana

Carlo resta l'erede. Ma è difficile che possa salire al trono

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

10 Dicembre 2018 - 07:00

Si separano Carlo e Diana

LONDRA — L'erede al trono britannico principe Carlo e sua moglie Diana del Galles hanno deciso di separarsi. L'annuncio ufficiale è stato dato ieri pomeriggio dal primo ministro conservatore John Major alla Camera dei Comuni mentre Buckingham Palace diramava un laconico comunicato che esprime il disappunto della regina Elisabetta e del principe Filippo di Edimburgo per la traumatica conclusione del matrimonio celebrato con grande pompa nella Cattedrale di San Paolo undici anni or sono. Major ha detto che Carlo e Diana non divorzieranno e continueranno a svolgere i loro rispettivi ruoli separatamente.

Ciò non comporterà ripercussioni costituzionali. La linea di successione al trono resterà immutata e i due figli della coppia, William e Harry, continueranno a godere dell' affetto e della vicinanza di entrambi i genitori. Major ha aggiunto che non vi sono ragioni per impedire che la principessa Diana venga un giorno incoronata regina: questa affermazione, del tutto inaspettata, è stata accolta dall'assemblea parlamentare di Westminster con un brusio di stupore.

A molti sudditi della corona appare inconcepibile che i coniugi possano diventare sovrani continuando a condurre esistenze separate, tranne che sia subentrata nel frattempo una riconciliazione, per il momento imprevedibile.

Questa diffusa reazione è stata raccolta nelle prime inchieste demoscopiche svolte a caldo da alcune stazioni radiofoniche e dai giornali popolari.  

L'ipotesi di un re e di una regina che offrano un'immagine di coesione soltanto mentre sono assisi sul trono dedicandosi privatamente a relazioni extraconiugali viene giudicata come il colmo dell'ipocrisia, anche tenendo conto che al sovrano regnante compete la qualifica di «difensore della fede» e capo temporale della Chiesa anglicana. Tuttavia l'arcivescovo di York, secondo nella gerarchia ecclesiastica anglicana, parlando alla Camera dei Lords, ha detto che nulla impedisce che Carlo diventi un giorno capo della Chiesa. L'arcivescovo di Canterbury, George Carey, ha invitato i pari d'Inghilterra e pregare per i principi.

Facendo accenno alla possibile incoronazione di Diana, il primo ministro ha tentato di prevenire i dibattiti che saranno intrecciati sulla futura posizione costituzionale della principessa, soprattutto nell'eventualità che lei si leghi sentimentalmente ad un altro uomo: la sua giovane età non permette di escluderlo a priori, così come nessuno può escludere che il quarantatreenne Carlo trovi l'affetto di una nuova compagna.

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