L'ANALISI
09 Dicembre 2018 - 07:00
Nicolò Amati resta a Cremona
Con l'elargizione di un milione da parte della Banca Popolare è stata raggiunta la metà della somma necessaria per l'acquisto - Il rimanente sarà assunto a carico dell'E. P. T.
La sottoscrizione «Un dollaro per l'Amati», che si chiuderà improrogabilmente alla fine dell'anno, giusta l'opzione fatte per acquistare dall'America il terzo violino costruito nel 1658 da Nicolò Amati, ha avuto in questi giorni una felicissima e tanto attesa risoluzione. Grazie alla partecipazione di molti cittadini, che amano la loro città, e grazie all'interessamento dell'Ente Provinciale del Turismo, che ha avuto questa iniziativa, iniziata quattro anni fa con l'acquisto a Londra del violino di Antonio Stradivari, anche il terzo cimelio liutistico cremonese non se ne andrà più dalla città del Torrazzo.
Dobbiamo, infatti, segnalare il gesto veramente encomiabile della Banca Popolare che ha elargito, a questo titolo, la somma di un milione. Il Consiglio di amministrazione, presieduto dall'avv. Frosi, ha deliberato nell'ultima riunione, di offrire alla sottoscrizione del giornale, un milione, somma che risolve, praticamente, l'acquisto del prezioso cimelio.
Infatti con l'elargizione dell'Amministrazione provinciale di un milione, con questa elargizione della Banca Popolare e con i 4.384.868 raccolti attraverso le offerte dei cremonesi, italiani e stranieri, è possibile effettuare l'operazione di acquisto del violino Amati. La somma raccolta corrisponde alla metà di quella necessaria. Tuttavia il professor Alfredo Puerari, presidente dell'Ente Provinciale per il Turismo, ha dato ampia assicurazione che gli altri 6 milioni occorrenti (sul costo del violino incide anche la dogana per oltre 800 mila lire) saranno messi a disposizione dal Ministero del Turismo e Spettacolo e attinti dai normali bilanci del biennio 1966-67. Nel giro di due esercizi, il violino sarà completamente pagato senza oneri di sorta e senza altri impegni di natura finanziaria. Il terzo acquisto viene a completare, in un certo senso, il programma dell'Ente per il Turismo che ha voluto, con gesto veramente generoso, che la città di Cremona venisse dotate di una triade di strumenti espressione più alte dell'arte liuteria antica che è così ammirate nel mondo.
Trova 17.000 lire e le porta in Comune
Chi le aveva smarrite ne è tornata in possesso ed ha segnalato l'atto di onestà dell'uomo che, tra l'altro, non ha una occupazione fissa
Martedì sera la signora Capelli, abitante in città, smarriva in vicolo Pertusio un borsellino contenente 17 mila lire, ma nessun documento. La signora se ne accorse quando ormai era giunta a casa e malgrado sia ritornata subito sui suoi passi non riusciva più a ritrovarlo. Ieri mattina però, anche se senza troppe speranze, la signora Capelli si recava all'ufficio oggetti smarriti chiedendo se per caso avessero riportato un borsellino contenente 17.000 lire. E' stato con stupore che si è sentita dire che un borsellino con le caratteristiche che aveva descritte e... contenente esattamente 17.000 lire era stato consegnato il mattino da un uomo. La signora ha voluto subito sapere chi fosse la persona onesta che ritrovato il suo borsellino si è preoccupata di consegnarlo all'ufficio. Si tratta di un uomo che lavora saltuariamente. Angelo Robuschi, abitante in piazza Caccia 24. La stessa signora ci ha voluto segnalare il gesto onesto del Robuschi.
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