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25 novembre 1948

Sono iniziati gli arresti dei responsabili delle occupazioni di aziende

13 arrestati ieri - Molti i denunciati

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

25 Novembre 2018 - 07:00

Sono iniziati gli arresti dei responsabili delle occupazioni di aziende

Un complesso di elementi  fa pensare che ieri, finalmente, lo Stato ha iniziato, in una misura che sarebbe per ora prematuro definire, ma che comunque rappresenta se non altro un buon indizio, ad attuare nelle nostre campagne i provvedimenti necessari atti ad arginare, l'opera di sabotaggio alla produzione e ai mezzi produttivi che ormai da troppi giorni si va svolgendo.

La natura di questo, che è stato chiamato sciopero «freddo» ma che in effetti era assai più pericoloso e rovinoso di qualsiasi sciopero «caldo», era troppo evidentemente e deliberatamente simile a quella di tutti gli scioperi che il Cominform sta attuando in Europa: distruggere, cioè, sin dove è possibile, i benefici degli aiuti americani e della ricostruzione nazionale, danneggiando l'economia dei paesi interessati.

Interi prati d'erba tagliati ed abbandonati, la produzione del latte precipitata del 50 per cento in una settimana, le scorte di foraggio conservato che debbono servire per l'inverno già intaccate, numerosissimi casi di malattia nel bestiame trascurato o, peggio volontariamente danneggiato: era un consuntivo questo che non poteva, a lungo andare, non interessare il Governo che, se preoccupato da un lato di mantenere posizioni assunte per demagogia politica, non poteva fondamentalmente lasciar incrinare il potenziale economico di una provincia tanto importante come la nostra.

Nella giornata di ieri, infatti, si sono iniziati gli arresti dei contadini che avevano capitanato nei giorni scorsi le occupazioni delle cascine.

Per protesta oggi sciopero generale per l'intera giornata a Malagnino.

Le operazioni e le indagini  per l'accertamento delle responsabilità in ogni caso di occupazione di cascine, di violenze fatte verso i proprietari e verso dipendenti che desideravano lavorare o traslocare, stanno proseguendo. D'altra parte si segnalano durante la giornata di ieri un numero considerevole di occupazioni facilitate, almeno sino al pomeriggio, dalla non reazione delle forze della legge.

Fatti del genere son avvenuti a Malagnino nell'azienda Malagnina Grande e nell'azienda Cà de' Akelanno. Il capo cascina Passolungi Giannino ha dato ordine, sempre a Malagnino, di occupare l'azienda Vigolo. A Motta BaluffI sono state occupate l'azienda Bellozza e l'azienda Corte Bassa; in quest'ultima, l'agitazione è stata promossa e guidata da Umberto Gandolfi che ha dichiarato di non riconoscere più come tali gli ordini del proprietario. A Casalbuttano, dopo un comizio tenuto dal capolega Zignani Antonio, i lavoratori, comandati da tale Cottarelli Andrea, occupavano l'azienda Boffalora e intraprendevano lavori arbitrari.

Da Bologna, ci viene segnalato che il Tribunale ha condannato dei contadini che si erano resi responsabili di occupazione di cascine, a venti mesi di reclusione.

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Commenti all'articolo

  • fab.tacco

    25 Novembre 2018 - 19:06

    Il piano ordinato dal PCI di sovvertire l'ordine e trasformare l'Italia in una Repubblica satellite dell'URSS. Non e' fantascienza ma fatti reali e incontrovertibili. Mi verrà detto che e' revisionismo ma i dati storici lo confermano

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