L'ANALISI
10 Settembre 2019 - 09:24
CREMONA - Piazza Marconi e Foro Boario sedi della nuova Fiera. Chiude il campo profughi ebraico
BERLINO. 9. — I fucilieri russi hanno sparato alla folla raccolta in Piazza della Repubblica dopo che la bandiera'sovietica è stata abbassata e stracciata. Secondo notizie da fonte tedesca, la bandiera era stata lacerata da tedeschi arrnmvicatisi dal lato britannico della linea di demarcazione sino in cima alla Porta di Brandeburgo che segna il confine tra i due settori e su cui il vessillo sventolava. Da 30 a 50 tedeschi sarebbero rimasti feriti nella sparato, ria compiuta dai militari russi e dalla polizia del settore so-vietico. Si varia 'di due morti fra i dimostranti, ma è impossibile accertare con esattezza le cifre. La maggior parte dei feriti è stata condotta negli ospedali del settore russo dove si è mantenuta la massima segretezza. I tedeschi arrampicatisi sulla Porta di Brandeburgo per strappare la bandiera sovietica erano due a quanto risulta. Dopo il loro gesto, la jeep russa montata da un ufficiale e da due soldati, si dirigeva verso la Porta di Brandeburgo con l'evidente intenzione di catturare gli autori dell'oltraggio. ...
Dopo tre anni di permanenza a Cremona, il Campo Profughi Ebrei chiudo le sue porte. Dopo tanti secoli di dolorosa ma. fiduciosa attesa, il Popolo Ebraico ha finalmente ritrovato la. sua Patria ; ed ora Israele ha aperto i,l suo seno ai suoi figli, sparsi in tutto il mondo e da qualche mese irli ebrei di tutta. In terra hanrio iniziato la loro festosa
Mediagallery
TRA CASALMAGGIORE E COLORNO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 12:00
Con i violini Clisbee 1669 e Vesuvio 1727
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 14:15
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 16:30
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris