L'ANALISI
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Fiere Zootecniche Internazionali 2024
28 Novembre 2024 - 15:52
CREMONA - Monitorare i consumi per migliorare produttività e incentivare la sostenibilità ambientale: il settore lattiero-caseario si muove in questo senso con il nuovo database Con.Pro.Va., promosso dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea). Durante la presentazione del sistema, avvenuta oggi in sala Amati, sono stati riassunti i primi risultati del progetto presso le principali categorie interessate: allevatori e tecnici.
La filiera del Provolone Valpadana ha rilevato la necessità di monitorare i consumi di energia elettrica e di acqua legati agli impianti interessati, dalle macchine di mungitura a quelle di riscaldamento e alimentazione delle vitelle. «Il nostro settore — spiega infatti il presidente del Consorzio per la tutela del provolone valpadana, Giovanni Guarneri — sente oggi la necessità di affrontare la questione della sostenibilità ambientale, e deve dunque muoversi come filiera per tutelare i lavoratori e la qualità del prodotto finale».
Le caratteristiche tecniche del database, illustrate da Andrea e Martina Colombini, vantano una serie di automatismi nel monitoraggio dei consumi per tenere aggiornato il produttore e permettono l’inserimento automatico dei dati nella blockchain, che garantisce la condivisione trasparente delle informazioni. Si potrà dunque tenere traccia dello storico dati anche in caso di sovrascrizione dei dati. Un sistema che permette al produttore di valutare picchi di carico, regolare le tariffe, sfruttare al meglio gli impianti fotovoltaici: un investimento che, una volta entrato in pieno regime, potrà fornire informazioni rilevanti ai produttori.
«Si passa da un’analisi dei dati approssimativa e legata all’esperienza dell’individuo alla zootecnia di precisione», spiega Fabio Abeni, ricercatore e dirigente Crea, che aggiunge: «Oggi, la questione dei costi e dei consumi di acqua e di energia tocca molto la sensibilità della società civile. Anche la filiera deve dar peso a questo tema. Nel sistema di rendicontazione che presentiamo alla società civile è importante chiarire i nostri consumi autentici. Un dato reale e non più solo stimato, insieme alla volontà di migliorare le nostre prestazioni, garantiscono affidabilità e autorevolezza della nostra filiera».
Abeni ha dunque illustrato i dati ricavati su alcune aziende durante una fase sperimentale: «Agli operatori vengono segnalati dati anomali rispetto al valore medio, ma soprattutto quando si esce dai normali margini di variabilità, che necessitano un pronto intervento per rientrare nei limiti corretti». Sono previsti inoltre due eventi dimostrativi all’inizio dell’anno nuovo presso le aziende Filippini e Stradiotti. Proprio Libero Stradiotti, allevatore e presidente Ca’ De’ Stefani, ha sottolineato l’importanza di «avere filiere certificate per accedere ai piani di sviluppo agricolo e a una serie di vantaggi, ad esempio, con le banche. Oggi è sempre più importante riuscire a rispettare i canoni della produzione, affinché siano sempre meno energivori e meno impattanti».
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