SOS ACQUA
04 Febbraio 2022 - 10:43
CREMONA - L’elettrone e la molecola, che simbolizzano l’energia elettrica rinnovabile e i bio-combustibili, sono gli assi portanti della strategia di A2A per contribuire alla decarbonizzazione del Paese. Lo sostiene l'amministratore delegato Renato Mazzoncini, che ha illustrato l'aggiornamento al Piano Industriale 2021-2030 con 18 miliardi di euro di investimenti, 2 in più rispetto al precedente, destinati all’economia circolare (7 miliardi) e alla transizione energetica (11 miliardi), per il 90% circa in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdg) e per il 70% con la Tassonomia Europea.
Per quanto riguarda il territorio cremonese, gli investimenti del Gruppo A2A attesi a Cremona e provincia sono pari a circa 170 milioni di euro in arco piano (2021-2030). I principali progetti sono:
Il Mol atteso al 2030 è di circa 2,9 miliardi, pari ad oltre 2 volte la media degli ultimi anni. In crescita del 9% annuo l'utile e del 3% il dividendo. Numeri che non hanno entusiasmato gli investitori visto il calo del 2,93% a 1,68 euro registrato in Borsa, nonostante l’obiettivo annunciato da Mazzoncini di "mantenere l’azienda in sicurezza sul livello di 'strong investment gradè». A2a punta a «essere protagonista del processo di decarbonizzazione del Paese - spiega Mazzoncini - grazie alla capacità di poter garantire sia energia elettrica rinnovabile sia molecole sostenibili come idrogeno e biometano, in linea con quanto previsto dalle direttive europee». «L'aggiornamento del Piano - sottolinea il Manager - prevede di anticipare di 10 anni l'obiettivo comune di emissioni zero, ampliare ulteriormente la nostra presenza in Italia e stabilire nuovi e ancora più ambiziosi target di business».
Anticipati di 2 anni gli obiettivi di capacità installata di generazione di energia da fonti rinnovabili, A2a prevede una riduzione del 49% del fattore emissivo di Co2 al 2030, rispetto al valore del 2017, migliorando a 216 grammi l’emissione di Co2 per MWh prodotto contro i 230 approvati dalla Science Based Targets Initiative. Anticipato inoltre al 2040 l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette generate dal Gruppo, che eviterà l’emissione di 31 milioni di tonnellata di Co2 al 2030». Un taglio pari a «quanto produce l’intero comparto dei trasporti oggi in Italia», secondo Mazzoncini. Sul fronte ambientale A2a prevede un aumento di 4,5 milioni di tonnellate per i rifiuti recuperati come materia o energia e sottratti alla discarica rispetto al 2020. Obiettivi che saranno raggiunti con 7mila dipendenti in più, arrivando a quota 15mila a fine 2030. (ANSA)
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