L'ANALISI
25 Agosto 2015 - 13:57
PIZZIGHETTONE — Un nuovo museo sta prendendo forma nella città murata: quello che un tempo fu il primo ergastolo della Lombardia, che nel secolo scorso utilizzò le terribili celle di segregazione, diventerà il Museo delle prigioni di Pizzighettone. In prima linea, ancora una volta, il Gruppo Volontari Mura, impegnato sia nella ricostruzione storica che nei lavori di allestimento. Gli spazi individuati per l’esposizione, che sarà inaugurata a fine ottobre, sono tre casematte adiacenti l’ufficio turistico di piazza d’Armi. Una scelta tutt’altro che casuale: proprio in due di queste casematte si trovano tuttora le celle di segregazione, stanze poco più grandi di una bara. Questi due ambienti, che erano già visitabili, sono stati ora inseriti nel nuovo circuito espositivo che si aprirà nella terza casamatta, finora inaccessibile e che sarà presto fulcro del nuovo museo. Qui, attraverso le vetrine espositive e la lettura di 13 tabelloni, i visitatori potranno scoprire la storia e l'evoluzione del sistema carcerario pizzighettonese dal 1785 al 1977: fu dapprima ergastolo, terribile reclusorio militare dal 1920 al 1945, poi carcere civile, infine reclusorio minorile dal 1956 al ‘77.
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