Gervaso: 'Il cane nero si può sconfiggere'

CREMA - Sogna di «diventare definitivamente calvo come Giulio Cesare, ma non di fare la sua fine», invita tutti ad aumentare l’uso del cervello che «facciamo funzionare solo al venti per cento, ma con eccezioni: Renzi al quaranta, Civati al dodici».

Brillante, colto, caustico, vanitoso («mi piace essere adulato»), Roberto Gervaso non ha tradito le attese del pubblico del Caffé letterario di Crema (discreto nonostante una terribile serata da lupi) quando, lunedì 27 aprile, al teatro San Domenico si è raccontato durante la presentazione del suo libro: ‘Ho ucciso il cane nero, come ho sconfitto la depressione e riconquistato la vita’. L’ex primario Sandro Zambelli ha conversato con lo storico e giornalista torinese e il messaggio di speranza e della necessità di lottare per la vita è stato completato dal maestro compositore Stefano Gueresi, che ha eseguito al pianoforte alcuni dei brani composti nei momenti più drammatici della malattia che l’ha colpito e che sono contenuti nel cd ‘I giorni impossibili’, il cui ricavato è devoluto allo Ieo di Milano. 

Leggi di più su La Provincia di giovedì 30 aprile 2015

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