L'ANALISI
Venerdì 8 settembre - Parco Tittoni - Desio (Mb)
03 Agosto 2017 - 04:00
A quattro anni di distanza dall’ultimo disco di inediti tornano i Modena City Ramblers con l’album: “Mani come rami, ai piedi radici”, uscito il 10 marzo per l’etichetta della band, Modena City Records in cd e vinile a tiratura limitata.
Elemento rilevante di queste tredici tracce è la cifra espressiva che, rispetto al doppio cd del 2013 contenente canzoni strettamente legate a episodi di cronaca ed eventi storici, non fa riferimento a espliciti contesti o avvenimenti attuali. Resta invece tutto il mondo espressivo caro alla band, dove la poesia si accompagna alla verve istrionica del dialetto, ma anche dello spagnolo e dell’inglese.
Evocative ballate come “Mani in tasca, rami nel bosco“, “A un passo verso il cielo” e “Grande fiume“, dai testi profondi e ricercati o le dolci ninnananne “Angelo del mattino” – sospesa tra tradizione mediterranea e irlandese – e “Quacet putein“, dove il dialetto si stende su un tappeto sonoro che profuma di bosco e venti del nord. E poi l’energia e la carica di probabili futuri anthem da pogo come le balcaniche “El senor Tex“, “Welcome to Tirana” e “Ragas pin de stras“, o l’allegria e la positività di “Volare controvento“. C’è il ricordo di estati e amori passati nella punk-folk “Gaucho, io e te” e, infine, la ricerca di orme contaminate sia dal punto di vista musicale che testuale in “Sogneremo pecore elettriche?“, che cita fin dal suo titolo l’opera di Philip Dick.
Tutti i brani sono stati scritti, arrangiati e prodotti dai Modena City Ramblers.
In “Ghost Town” partecipano i Calexico, che hanno registrato le loro parti al Wavelab Studios di Tucson: Joey Burns (voce e chitarra elettrica), John Convertino (batteria), Jacob Valenzuela (tromba).
Il titolo del disco riprende una strofa della stralunata “Tri bicer ed grapa”, ebbra di umori balcanici e nebbie emiliane. Un titolo metaforico che ben rappresenta il sentire dei Ramblers nei confronti della vita e del loro percorso artistico: mani e rami che abbracciano, accolgono, cercano, piedi e radici che tengono ben saldi, sostengono e ricordano. La voglia di conoscere e incontrare, musicalmente di sperimentare e intrecciare stili e linguaggi. Cosa del resto frequente nella storia della band, di cui questa formazione risulta la più longeva: Dudu, Robby, Franco, Fry, Massimo, Leo e Luca suonano insieme da sette anni, hanno all’attivo cinque album e suonato in più di cinquecento concerti.
Biglietto: € 10,00 - http://www.mailticket.it/evento/10851
Per info: http://www.ramblers.it/mani-come-rami/ - info@parcotittoni.it - 339 8842707
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