L'ANALISI
18 Maggio 2016 - 11:07
Basta inutili parole da parte della politica, in questo caso quella della Sanità. Sono i fatti che, quotidianamente, mettono in luce la divaricazione fra le legittime attese dei semplici cittadini con le istituzioni sempre più lontane.
Ho la necessità di effettuare due visite specialistiche, con richieste di prenotazione da parte del Medico curante, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale - Regione Lombardia.
Il 16 maggio ho chiamato l’Ospedale Aragona di S. Giovanni in Croce per visita fisiatrica, mi è stata proposta, quale prima data possibile, il 27 luglio 2016. Chiamato il Servizio prenotazioni Sanità lombardia per visita urologica presso l’Ospedale di Asola, mi è stata proposta, quale prima data possibile, il 7 dicembre 2016.
In entrambi i casi, se le visite le effettuassi a pagamento, potrei presentarmi da domani. Basta, non se ne può più. Perché il cittadino deve continuamente subire queste palesi ingiustizie, perché deve prevalere, sulla dignità della persona, l’interesse di altri.
Come può la Sanità pubblica invocare, dagli stessi cittadini, l’aiuto a preservare Servizi presso le proprie Aziende Ospedaliere, quando vengono quotidianamente trattati in questo modo?
Se la sanità deve divenire unicamente di tipo privato, la politica abbia il coraggio di dirlo assumendosene tutte le responsabilità conseguenti.
So di ‘battermi’ contro i mulini a vento in quanto non affermo nulla di nuovo, situazioni note e stranote. Ma non è proprio possibile fare nulla contro questi palesi soprusi, queste monumentali ingiustizie ?
Carlo Stassano
(Casalmaggiore)
Il diritto alla salute, in casi come questo, non viene garantito. Non solo: si creano le condizioni perché chi ha le possibilità economiche possa curarsi — privatamente —e chi invece non può permetterselo attenda mesi e mesi per un qualsiasi esame diagnostico. È intollerabile. La Regione deve intervenire per garantire servizi e prestazioni in tempi accettabili cominciando dal far rispettare — vigilando —il rigoroso rispetto dei tempi delle liste d’attesa.
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