L'ANALISI
11 Febbraio 2016 - 11:05
Vorrei aprire con i lettori una riflessione: quanto amiamo come cittadini il nostro patrimonio culturale? Non vuole essere una polemica, questa, ma la fotografia di un disagio. A fronte di tanto impegno sulla tutela del patrimonio culturale dei decenni scorsi, la povera chiesa di San Carlo e Donnino (ora proprietà privata), in contrada Cannone, è sempre stata trascurata e ora sta letteralmente collassando su se stessa.
E’ una magnifica architettura del seicento cremonese, con una splendida cupola. Un posto unico, che ha solo una sfortuna: essere dimenticato dai cremonesi. Un ultimo appello, a chi ha buon cuore: andate a fotografarne la facciata, il povero campanile mozzato, serbatene il ricordo ai vostri nipoti, perché ad oggi la chiesa ha il destino segnato.
A.G.
(Cremona)
Commenti all'articolo
organista
14 Febbraio 2016 - 20:13
Credo la chiesa maggiormente misconosciuta dai cremonesi, assieme a quella di S. Maria del Campo sulla via Giuseppina appena fuori città! Vedo dalla foto esservi una cassa d'organo (suppongo priva di organo!): sogno già il primo auditorium a Cremona a dotarsi di un organo a canne (dato che in quello del Museo del Violino il progetto non è stato realizzato), come negli auditorium delle grandi città in tutto il mondo (tranne che in Italia!). Vi è solo da sperare in un nuovo mecenate che salvi la chiesa e la metta disposizione di Cremona Città della Musica...
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