Non mi dilungo ad esprimere i miei «complimenti» per l’efficienza dei trasporti nella nostra città: è sufficiente salire su uno dei bus per conoscere l’indice di gradimento pari a zero. Ed ora veniamo a me, il 10 luglio (mercoledì) alle ore 12.20 mi trovavo davanti all’Istituto Stanga in attesa del bus G5 (questa nuova numerazione è stato un grande progresso!). L’orario previsto alla fermata è alle ore 12.33; verso le ore 12.25 passa il bus G4, ma del G5 nemmeno l’ombra. Verso le 12.45 decido di tornare a casa a piedi (abito in via Ruggero Manna). E’ mai possibile che i bus anticipino sempre? Ma a che ora è passato il bus G5 se io ero lì con così largo anticipo? Gli orari sono sempre facoltativi e non vengono quasi mai rispettati, se ci fosse qualche minuto di ritardo sarebbe comprensibile e in certi casi anche giustificato, ma che si anticipino anche dieci minuti è assurdo. Tornato a casa ho telefonato al numero verde 800070166: una voce mi ha suggerito di telefonare in orario lavorativo: ma qual è? Non è il caso di rispettare un pò di più gli utenti che loro malgrado devono usufruire del servizio? Vittorio Sandria (Cremona)
Sulla rivoluzione del trasporto pubblico le polemiche sono roventi. Il rispetto degli orari è solo uno degli aspetti contestati: la puntualità andrebbe migliorata e anche l’aspetto informativo meriterebbe maggiore attenzione.