Consumare più carne espone al cancro al colon

Spett.le redazione e segreteria,
scriviamo in riferimento alla vostra nota del 10 maggio 2015 pubblicata sul portale “laprovinciacr.it” in cui si illustra l’iniziativa dell’AVIS locale di aver invitato i propri iscritti a consumare più “carne rossa che legumi e verdure” .
Comprendendo la preoccupazione di AVIS nell’aver constatato tra gli iscritti una più diffusa carenza marziale, siamo rimasti sorpresi tuttavia del consiglio fornito, dal momento che esso rappresenta un pericolo per la salute pubblica, oltre a mancare di fondatezza scientifica.
Nei Paesi industrializzati rimane infatti confermato il dato cronico di diffusi stati anemici nonostante gli elevati consumi di carni (WHO, 2001; Ferrari et al. 2011) e inoltre la constatazione che nelle popolazioni vegetariane il problema sia ancora più grave rimane solo e soltanto un’ipotesi mai confermata.
Incitare al consumo di carne, soprattutto rossa, rappresenta un aiuto ad esporsi invece ad una accertata causa di cancro al colon retto, cosa che siamo certi, non è nelle vostre intenzioni.
La carenza marziale cronica dei paesi industrializzati non appartiene a chi segue un’alimentazione a base vegetale ben pianificata, andrebbe invece ricercata nella povertà dei cibi consumati: cotti, industrializzati, lavorati piuttosto che freschi ed integrali.
Rimaniamo a disposizione per un supporto nutrizionale a tutti gli iscritti AVIS che desiderino migliorare il proprio stato nutrizionale senza esporsi all’insorgenza di cancro e altre patologie infiammatorie causate da un consumo sistematico di carni, e chiediamo al portale laprovinciacr.it di fornire spazio a questo argomento.
Auspicando in una proficua collaborazione,
Si inviano distinti saluti
Dott.ssa Roberta Bartocci
Biologa nutrizionista esperta in alimentazione a base vegetale
Dott. Giulio Corsi, dirigentemedico ASL8 Toscana, Arezzo
Claudia Mareddu