L'ANALISI
28 Aprile 2015 - 11:18
Sabato mattina, 25 aprile, mi trovato a transitare per via Platina. Credo che in tale via, quella mattina, se vi fosse passato Esopo, non avrebbe che potuto trarne un rinnovato spunto per rinverdire (ai nostri giorni) la sua famosa favola del burlonesco pastorello («al lupo, al lupo» per intendersi). Un severo cartello ammoniva infatti minacciosamente (pena «rimozione forzata» e relativa sanzione) l’improvvido automobilista cremonese di non parcheggiare su ambo i lati della via (perlomeno nel tratto compreso fra l’intersezione con le vie Aporti e via XI Febbraio) causa la concomitante manifestazione (che si teneva nella vicina piazza del Comune) fra le 9 e le 12.30 come da fotografia che le allego. Ma di tale divieto non se ne capiva il motivo, dato che in tale tratto non vi era (e non vi sarebbe stato) come invece in altre occasioni, parcheggiato alcun mezzo delle forze armate o delle forze dell’ordine, la cui presenza (come rappresentanza) non era infatti prevista alla cerimonia commemorativa della vicina piazza del Comune, come invece avviene, ad esempio, in occasione di analoga cerimonia del 4 novembre. Ed allora ecco che, nell’automobilista «medio» cremonese, ha prevalso il «fai da te» (con buonsenso si intende), per far fronte ad un buonsenso «da altri» bellamente ignorato: risultato divieto completamente ignorato e, naturalmente, non sanzionato (e meno male...), come attesta la sfilata di automobili parcheggiate. In conclusione: ben vengano divieti di sosta e parcheggio quando effettivamente necessari (provvisori o continuativi che siano), ma per favore, chiedere un migliore coordinamento tra «chi deve pensare» e «chi deve fare» è chiedere troppo?
E.Z.
(Cremona)
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