L'ANALISI
30 Marzo 2015 - 11:37
In merito alle implicazioni dell’eclissi di sole del 20 marzo sulla sicurezza della rete elettrica nazionale molti economisti e tecnici del settore hanno criticato il comportamento di Terna, che ha imposto la fermata di molti impianti fotovoltaici ed eolici per sperimentare la risposta delle smart grid, a detta del sottoscritto e di molti produttori non era necessario il distacco forzato ingiustificato di quasi il 50% degli impianti fotovoltaici italiani sul mercato dell’energia ha provocato dalle 7 alle 14 del 20 marzo un rincaro del costo dell’energia elettrica da quasi 40 a MWh, a 90 a MWh. Su base giornaliera l’approvvigionamento di energia elettrica ha comportato per gli acquirenti un esborso pari a circa 12 milioni di euro in più rispetto al giorno precedente. E’ bene sapere che a causa del calo dei consumi elettrici nel 2014 da una parte, e il contestuale incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili dall’altra, hanno determinato sul prezzo dell’energia all’ingrosso un risparmio complessivo di oltre 7,3 miliardi di euro nel triennio 2012-14 proprio grazie all’effetto di eolico e fotovoltaico e quindi prima di imporre la fermata di questi gruppi, bisognerebbe riflettere maggiormente. (...)
Elia Sciacca
(Cremona)
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