L'ANALISI
19 Marzo 2015 - 09:55
Mi permetta di sottoporle due osservazioni su accadimenti più o meno recenti. La prima: il Comune non può sostenere il costo di 90.000 euro per la manifestazione ‘Le Corde dell’Anima’ già messe a bilancio da quello spendaccione dal sindaco Perri. Sorge immediatamente un semplice paragone con l’iniziativa di portare, con strisce colorate, il Po in corso Garibaldi con una spesa totale di circa 40.000 euro, compresa l’onerosa scarificazione dell’asfalto per cancellare (obbligo imposto dalla Soprintendenza)le puerili e narcisistiche righe fluviali. Preciso che ogni contestazione sul costo, per ineluttabili esigenze di trasparenza ‘vanto ’ di questa amministrazione, dovrà essere supportata con gli estremi delle fatture di merito e da chi sono state pagate.
Ad altri, più esperti di me, la disamina del valore “culturale ” e di valenza per la città fra i due eventi citati. Come si vede in Comune prima si spende e poi si ragiona. Con la seconda osservazione devo ritornare sulla saga Tari partendo da una semplice considerazione: i rifiuti hanno per loro natura un costo iniziale uguale a zero, meglio un costo già sostenuto dai cittadini dai cittadini quando acquistano la bottiglia di vino (differenziabile), il giornale (differenziabile), quella parte di cibo non mangiabile (umido differenziabile) eccetera . Fino ad arrivare a quanto, non differenziabile e non combustibile, finisce in discarica. E questo non è un concetto variabile, al quale si deve aggiungere un secondo concetto invariabile: i rifiuti destinati al riciclo devono rappresentare per i cittadini un, pur minimo, ritorno sui costi già sostenuti come previsto dalla legge. (...)
Alla fine quei tutti e numerosi conti arrivano sul tavolo di Lgh, unico e finale soggetto gestore del ciclo dei rifiuti urbani, che dopo l’ulterio - re aggiunta di costi diretti e relativi annessi e connessi, per aver messo mano nei rifiuti, presenta la fattura finale ai cittadini: «Per il 2014 euro 10.518.242». Fattura allegata al piano economico-finanziario che deve essere corredato da una relazione. Come ben sa l’assessore al Bilancio, stanti i conteggi effettuati su una abitazione di 87 metri qudrati, box da 16 metri qudrati; nucleo di 3 persone, dal 2007 al 2014 la tassa rifiuti è aumentata da euro 130 a euro 239 ovvero in sette anni del 83,85%. Visto che i rifiuti hanno un costo iniziale uguale a zero, l’aumento si deve attribuire in parte ai costi di raccolta e smaltimento (quanto?) ed in parte agli annessi e connessi (quanto?). Se poi, come ben sa l’as - sessore, corretto il fantomatico errore dell’attribuzione delle percentuali, l’aumen - to della tassa da euro 207 del 2013 ad euro 239 del 2014 con l’aumento del 15,458% in un solo anno, ritengo doveroso che l’asses - sore al Bilancio illustri le motivazioni presentate da Lgh, come da legge, a giustificazione di tale aumento.
Per concludere gradirei mi si spiegasse:
1. Come avverrà concretamente la raccolta rifiuti nei condominii con meno di 40 unità immobiliari dove pur esistono locali immondizie realizzati in conformità alle concessioni se gli addetti alla raccolta non entreranno in detti locali?
2. Quali sono le prospettive dei risultati economici conseguenti la raccolta porta a porta e quali sono i disagi che verranno accollati ai cittadini.
3. Entro il mese di giugno Lgh deve presentare il piano economico finanziario (sostanzialmente la fattura) di quanto i contribuenti-domestici e non domestici dovranno pagare in solido per la raccolta e smaltimento rifiuti per l’anno 2015, conoscere le cose per tempo può evitare errori e conseguenti agitazioni.
4. Perché non pensare ad una gara pubblica per l’affidamento della raccolta e smaltimento dei rifiuti?
Arnaldo Maggi
(Cremona)
Ho già avuto modo di esprimermi compiutamente sulle due questioni che lei pone, che comunque restano nodi irrisolti.
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