Scontri. Volevamo sfilare in pace, siamo andati via delusi

Non mi aspettavo così tanta gente. Alcuni dicono 2.000 altri 4.000 non so, ma eravamo in tanti. Un corteo che doveva sfilare per la città ma che dopo 400-500 metri non ha più proseguito. Colpa di un gruppo di (...) professionisti dei disordini.
Noi che volevamo manifestare pacificamente ce ne siamo andati molto delusi. Purtroppo in questi casi la minoranza ha sempre il sopravvento e squalifica le belle intenzioni. Da sottolineare due cose: la prima, che in tanti da tutta Italia, sono arrivati a Cremona per manifestare pacificamente: la seconda è che i veri antifascisti hanno abbandonato il corteo quando si sono resi conto di quello che succedeva in testa al corteo, lasciando soli quei 100 violenti che con l’antifascismo non hanno niente da dividere. Le colpe di chi sono?
Facciamo anche noi autocritica.
1) Perché la polizia non ha fermato alle porte di Cremona questi idioti? Quando vai allo stadio ti fermano come esci dall’autostrada, qui perché non lo hanno fatto?
2) Chi ha scelto il percorso che tutti noi abbiamo da subito detto pericoloso?
3) Questi facinorosi sono conosciuti dalla questura: perché non li hanno isolati da subito?
4) A chi interessa che succedano questi disordini?
5) Due poliziotti in borghese, prima della manifestazione, ci hanno chiesto di stare in mezzo al corteo e di contribuire a mantenere gli animi tranquilli. Perché? Erano a conoscenza di quel che sarebbe accaduto?
P.S.: I manganelli che usavano i deficienti, erano manici nuovi, di picconi, proprio come uno visto da me e fotografato, su una macchina parcheggiata davanti ai carabinieri di fronte all’ospedale San Camillo. Perché loro non lo hanno visto?
Dispiace che la giornata sia finita così miseramente per colpa di quattro straccioni.
Emilio non mollare.
Pier Luigi Deantoni
(Casalmaggiore)