Mito Mania, ovvero “la tendenza ad accettare come realtà, in modo più o meno volontario e cosciente, i prodotti della propria fantasia e a raccontarli come veri allo scopo di attirare su di sé l’attenzione altrui”; manipolare dunque la verità, concetto che, in particolare di questi tempi, pare assai calzante.
Possiamo anche ribaltarlo in Mania per il Mito, e quindi il mito greco rivisitato da scrittori contemporanei, ma anche l’elevazione a mito dei concetti più bassi dell’animo umano.
Non si poteva allora non parlare di guerra, dal coro dei soldati stracciati del Macbetto di Testori a quella in cui, in un futuro prossimo, scenderanno in campo anche gli anziani; o della cultura, che ormai obsoleta, viene ridotta a una “semplificazione del linguaggio”; o dell’impossibilità di trovare un “Paese nuovo” che ci accomuni, a causa degli stereotipi di cui non riusciamo a liberarci.
E parlando di Mito Antico non poteva mancare una visione moderna in cui gli Dei hanno perso potere sull’umanità, o dove Odisseo subisce ai giorni nostri un improbabile processo… e tanto altro ancora, tra provocazioni e risate amare.
Come di consueto gli allievi di VarieAzioni porteranno in scena brani di autori che pungolano con ironia tagliente, divertono e al contempo fanno riflettere, ci commuovono con la loro poetica visionarietà.
In questa sconcertante visione dell’oggi non poteva però mancare un senso di speranza, per poter vedere, come scrive Mariangela Gualtieri, “l’identico fondale, lo stesso impasto, lo stesso pane che ci affratella”, e chiedere come dono di “dare e ricevere felicità”.
Testi da: Margaret Atwood, Stefano Benni, Andreas Flourakis, Rodrigo Garcìa, Mariangela Gualtieri, Stefano Massini, Liliana Paganini, Giacomo Papi, Igor Sibaldi, Valeria Parrella, Giovanni Testori.