L'ANALISI
07 Maggio 2024 - 10:52
Continua nel segno della pittura e della grafica il programma espositivo del Centro Pinoni.
Il sodalizio ospita, da domenica 12 (inaugurazione alle 17,30 con una performance teatrale) al 31 maggio la mostra personale di Martina Sacheli.
«Il suo percorso espressivo - spiega il curatore, Simone Fappanni - gravita attorno al corpo, studiato con perizia e attenzione nei suoi sommovimenti nel suo legame con la mente e con l'anima. Ne discende un percorso espressivo estremamente coinvolgente che si sostanzia in brillanti accensioni cromatiche e in particolari declinazioni meta-narrative. In questa esposizione, in particolare, l'artista fonde diversi linguaggi. Si tratta, dunque, di un'arte autentica, capace di arrivare direttamente al cuore secondo un "racconto" per immagini in cui è facile e gradevole lasciarsi coinvolgere».
«Disegno veramente da quando ho memoria – aggiunge Sacheli - e fin da subito la mia curiosità era rivolta al corpo: il suo modo di muoversi, di parlare senza voce, l’importanza che questo possiede sin dai primi giorni di vita. Le mani sono il mezzo che usiamo per scoprire il mondo fin da piccoli e per relazionarci con gli altri. È lo strumento più usato per fare tutto ciò serve, dalle cose più semplici come lavarsi i denti, a quelle più intime e segrete, come sfiorarsi i capelli quando ci piace qualcosa o qualcuno, oppure serrare il pugno per combattere un ingiustizia. I piedi ci permettono di andare avanti, in tutti i sensi, di vivere in questo mondo frenetico rincorrendo il tempo, che non smette mai di scorrere. Da sempre sono attratta sia dal corpo maschile che femminile nella sua interezza: le sue sinuosità, le sue imperfezioni, l’espressività di un movimento».
In questa personale vengino presentate due collezioni dell’ampia produzione dell’artista che dialogano, convivono e coesistono costantemente. Una vede l’impiego di media tradizionali ed in particolare l’olio su tela, mentre l’altra predilige il lavoro digitale e mantiene a tratti uno stile più illustrativo. Sono una l’evoluzione dell’altra, perché entrambe indagano il corpo e il modo in cui veicola emozioni, ma la seconda introduce l’elemento naturale come strumento per rendere ancora più chiaro l’inevitabile mutamento della sua ricerca.
L’esposizione è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle 14,30 alle 16,30 e in occasione degli eventi promossi dal Centro Pinoni.
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