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"Crema 1956" spettacolo teatrale italiano/dialetto

Associazione Teatrale e Culturale "La compagnia delle Quattro vie di Crema"

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15 Aprile 2024 - 11:56

"Crema 1956" spettacolo teatrale italiano/dialetto

Sabato 20 e domenica 21 aprile doppio appuntamento con la rassegna teatrale "Stelline" alla sua 17a edizione.

Alle ore 20.45 presso il teatro dell'oratorio di San Bernardino fuori le mura a Crema, l'Associazione Teatrale e Culturale "La compagnia delle Quattro vie di Crema" andrà in scena con lo spettacolo "Crema 1956".

La commedia è ambientala a Crema alla fine degli anni '50.

Cittadina lombarda lambita dal fiume Serio e circondata da distese fertili di campi seminati a mais, frumento e praterie dedicate agli allevamenti. Vista la tradizione agricola di primordine nessuno riuscirebbe a immaginare il clangore che avvolge la città in questo periodo storico che volge lo sguardo verso la nuova trasformazione industriale. In quegli anni vi era un grande fermento, tantissima gente arrivava dal sud Italia per trovare nel nostro territorio un lavoro e un futuro migliore, altri invece arrivavano dalle campagne per venire a lavorare in città, portando con sé il loro bagaglio di storie. Qui si produceva di tutto dai salumi e formaggi blasonati per deliziare la bocca, agli organi musicali e alle fonderie di campane per deliziare l'anima. Già dal 1860 l'industria tessile con il linificio e il pastificio avevano fatto l'occhiolino al nostro territorio coinvolgendo più di un migliaio di lavoratori, altri duemila tra operai ed impiegati diverranno fautori delle lavorazioni meccaniche della grande Ferriera Stramezzi fin dal 1913 e come dimenticare la rinata ditta conserviera Arrigoni, bombardata durante la seconda guerra mondiale e subito ricostruita.

Questa era Crema in quegli anni, un brulicare frenetico di gente e di voci con poche autovetture sulle strade e tante biciclette, treni e tramvai in arrivo dai paesi vicini. Nella nostra storia fa capolino un'altra importante realtà arrivata da poco nel nostro territorio, che diverrà ben presto il nuovo ticchettio della città producendo macchine da scrivere. È proprio in quegli anni che nel quartiere di Santa Maria in un vecchio palazzo vivono il capo famiglia Mario (Daniele Tolasi) che fa il panettiere, Rosetta (Maddalena Bettoni) sua moglie che fa la domestica presso la dimora di benestanti cittadini in centro città e il figlio Primo (Christian Cattaneo) che lavora alla Wan den Berg. Nella nostra famigliola allargata vivono inoltre la zia Bice (Katia Platania), non sposata sorella di Mario e impiegata come contabile alla Ferriera Stramezzl, e Piero (Carlo Patrini) con Cechina (Micaela Ghisetti) rispettivamente fratello e sorella di Rosetta. Piero fa l'operaio alle "Macchinette", creando imbarazzi per i suoi comportamenti particolari, Cechina è senza lavoro. Troviamo inoltre Carmela (Caterina Di Corato), vicina di casa ingombrante e rumorosa e due strani fantasmi: Geltrude (Enrica Giavaldi e Annamaria Carioni) sorella maggiore di Mario e suo marito Palmiro (Gianfranco Bellandi) che completeranno i personaggi della nostra storia che inizia in una nebbiosa mattina di fine ottobre.

"La Compagnia delle Quattro Vie", associazione costituita ufficialmente il 19 luglio 1995, deve la sua storia al teatro dialettale, dove ha trovato la sua ispirazlone più fervida ed originale, grazie anche alla preziosa collaborazione con affermati autori. "I Sfulac", "An nigol da memorie", "Al Prucès", "Tira, mola e mesèda", "Martì e le so done", di Tina Sartoria Bassani. "La Zia Carola" tratto da "La Zia Serafina" di Serafino Corada. "Nel Cortile delle Farfalle" di Lina Francesca Casalini e Francesco Maestri. "L'Amor l'è mia Pulenta", "Pòcia e Còdighe", "San Furmènt" e "Pulenta" di Nicola Gaudenzi, Nadia Manclossi e Egidio Giovanni Lunghi.

Proprio da queste ultime tre commedie, viene realizzato l'ambizioso progetto delle "Storie a Colori" con la realizzazione di film che hanno visto per un lungo periodo i membri della Compagnia impegnati in riprese per lasciare un "Documento filmico e storico" alla città di Crema, coadiuvati dal prezioso aiuto del professar Basilio Monaci. Oltre a raccontare momenti di vita rurale, per queste opere sono state realizzate ricostruzioni dei lavori della civiltà contadina con l'intento di poterli tramandare alle generazioni future.

Non sono mancati spettacoli in prosa, liberamente tratti dalle opere di importanti autori, quali "Sotto il cielo di Parigi" tratto da "La Palla di Chaillot" di J.Giraudox, "Bonaventura Veterinario per Forza" e "Qui Comincia la Sventura del signor Bonaventura" di Sergio Tofano, "La Farina dal Diaòl", anche questo liberamente tratto da "La Bottega del Caffè" di Carlo Goldoni.

Gli ultimi lavori sono stati "Giuseppe Ombra del Padre, il Musical" diventato poi film nel 2023 con il titolo "IN NOMINE PATRIS" di Egidio Giovanni Lunghi.

Possiamo affermare che per i 29 anni della sua storia, l'Associazione si è distinta per serietà, impegno ed entusiasmo, dalla prima commedia presentata in occasione della "Tortellata Cremasca" del 1995, in una Piazza Aldo Moro gremita di gente intenta a mangiar tortelli cremaschi e a divertirsi davanti al palco, al musical religioso "Giuseppe, Ombra del Padre" realizzato nel 2019 e portato in scena nei due anni successivi.

Biglietti: € 7,50 euro

Consigliata la prenotazione al numero 3924414647

 

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