L'ANALISI
Arlecchino e Colombina, le due maschere immortali della Commedia dell’arte, tornano sul palcoscenico con una commedia inedita che esplorerà il magico mondo del teatro.
Tra scherzi, piani astuti e scelte dolorose, i due ingegnosi servetti dovranno vedersela con i pregiudizi dell’aristocrazia più esclusiva che la rappresentazione abbia mai generato: i membri dell’ ”Accademia di Sto Cappio”.
Comicità e umorismo, equivoci e inganni, dialetti e trasformismo: “Arlecchino servo per amore” intende mettere a nudo la commedia, mostrando al pubblico gli aspetti costitutivi dell’ormai storico genere teatrale.
Attraverso tre divertenti avventure, le due maschere affronteranno le tematiche dell’identità, dell’amore e della fede, lottando contro il mondo e contro se stessi, ma senza mai scordare chi sono davvero: Colombina, la servetta tutto fare e Arlechin Batocio, orbo da un orecio e sordo da un ocio.
