Via Crucis con una cornice musicale insolita

Una via Crucis con una cornice musicale piuttosto insolita. E l’opportunità, altrettanto rara, di visitare un luogo sacro del centro storico solitamente inaccessibile. Si declina così il momento di preghiera programmato alle ore 20.30 di venerdì 3 nella chiesa di Santa Chiara in Crema, proposto dall’Unità pastorale di San Benedetto e San Pietro nell’àmbito delle tradizionali Viae Crucis di quaresima. La celebrazione sarà presieduta dal parroco, don Luigi Agazzi, e vedrà l’utilizzo tanto del prezioso organo positivo donato negli anni Ottanta dalla fabbrica Tamburini, quanto delle campane presenti sulla piccola torre della chiesa: due strumenti che è assolutamente raro ascoltare.

Un’altra particolarità musicale della Via Crucis sarà il canto che accompagnerà il passaggio da una “stazione” all’altra: non il tradizionale “Stabat Mater”, ma un brano forse ancora più antico, nato nella Spagna del Duecento: si intitola “Santa Maria strela do dia”, ed è uno dei canti penitenziali, in lingua pre-castigliana, nati dai pellegrini che salivano al monastero di Montserrat, in Catalogna.

A far rivivere questa partitura, venerdì, saranno le voci di Martina Baldrighi, Emanuela Gatti, Camilla Lazzaroni e Alessandra Mazzeo, accompagnate all’organo da Marcello Palmieri. Molto suggestivo, in questa esecuzione, sarà
l’utilizzo delle percussioni, proprio come accadeva nelle lunghe processioni penitenziali al monastero della Catalogna.

Ad animare le preghiere, invece, il parroco ha invitato i componenti dei Consigli degli affari economici delle parrocchie di San Benedetto e San Pietro. L’invito è rivolto in modo particolare ai parrocchiani dell’Unità pastorale, ma anche a tutti coloro che vogliono cogliere l’occasione per visitare la chiesa di Santa Chiara, immersi in un’atmosfera di suggestiva spiritualità.