L'ANALISI
14 Luglio 2022 - 17:08
Audizioni al Museo
Al Museo del Violino è possibile ascoltare i magnifici strumenti di Stradivari, Amati, Guarneri affidati ad abili solisti per attimi di indimenticabile poesia.
Palcoscenico naturale per questi capolavori è l’Auditorium Giovanni Arvedi, un luogo unico dove l’architettura prova a “catturare” il suono per tradurlo in immagine; la musica, immateriale per sua natura, diviene forma, sostanza: permanente ed effimero in un dialogo senza tempo nel luogo della celebrazione della grande tradizione liutaria cremonese.
Domenica 17 luglio Audizione Speciale: duetteranno strumenti di Francesco Rugeri.
Brieuc Vourch suonerà il proprio, del 1690; Andrej Roszyk quello del 1680 circa, affidato dalla Fondazione Arvedi Buschini al Museo lo scorso aprile.
Sarà, dunque, occasione per riscoprire la figura del capostipite della famiglia Rugeri, il cui nome è nell’Olimpo della liuteria al pari di Guarneri, Amati e Stradivari.
Nulla si conosce della sua formazione, iniziata quando sulla scena cremonese brillava un solo grande protagonista, Nicolò Amati. Gli strumenti di Francesco manifestano però tratti inequivocabili dell’influenza dello stile e delle tecniche costruttive di Nicolò.
Il legame fra i due cremonesi e le loro famiglie è del resto documentato per quanto la bottega di Francesco si trovasse fuori le mura, a differenza di quelle degli altri artefici cremonesi collocate una accanto all’altra nel cuore della città, nel quartiere noto come “isola”.
Dopo di lui ben quattro figli continueranno a cimentarsi nell’arte liutaria: Giovanni Battista, Giacinto, Vincenzo e Carlo. Vincenzo intrecciò solidi rapporti con la famiglia Bergonzi al punto che è ipotizzabile la presenza nella bottega Rugeri di Carlo Bergonzi, considerato l’ultimo esponente del periodo classico cremonese.
Nelle etichette Francesco è spesso citato come “detto il Per”. Più d’uno ha ricondotta la definizione all’uso del legno di pero nella costruzione dei propri strumenti, altri hanno intuito in questa specificazione una identificazione genealogica.
Brieuc Vourch e Andrej Roszyk, affiancheranno a brani solistici una inconsueta ricognizione del repertorio per due violini. La scrittura galante di Jean-Marie Leclair concilia gusti del Settecento musicale francese e italiano, coniugando la propensione tematica del primo e la tecnica del secondo, con una ricerca continua e fruttuosa del colore strumentale. La Sonata in do maggiore op.56 di Sergej Prokofiev è, invece, esplicitamente pensata per le sale da concerto. È opera di passaggio tra i modi modernisti degli esordi e il maggiore melodismo della maturità, così temi cantabili si alternano a passaggi bitonali e, più in generale, ad armonie aspre. Infine Baladă și joc, di György Ligeti, ha ritmi, suoni e cadenze delle canzoni popolari rumene.
Brieuc Vourch è nato a Parigi nel 1995. All'età di tredici anni, è entrato alla Juilliard School of Music di New York, nella classe di Itzhak Perlman. Ha continuato la propria formazione con Boris Kuschnir a Vienna e Daniel Gaede a Norimberga. Frequenta il Concertmaster Artist Diploma dell'Accademia Stauffer. Concertmaster della Philharmonische Orchester Heidelberg a soli 22 anni, ha meritato importanti riconoscimenti nei concorsi internazionali Anton Rubinstein, Adelphi per Giovani Artisti, Manhattan, Callegaro. È stato anche Hantang Culture Young Artist of the Year in Cina e finalista delle audizioni per i debutti mondiali di New York. Ha partecipato al Concorso Internazionale di violino Queen Elisabeth.
Andrej Roszyk si è diplomato in violino al Conservatorio di Mosca e Maastricht, formandosi in precedenza alla Alexandrov Music School di Mosca. Frequenta il Concertmaster Artist Diploma dell'Accademia Stauffer. Collabora con musicisti del calibro di Emmanuel Borok, Michael Kopelman, Pavel Berman, Pavel Vernikov, Alan R. Kay, Sigiswald Kuijken, Liliya Zilberstein, Candida Thompson, Harriet Krijgh, David Krakauer e molti altri.
Biglietto dell’audizione 8 Euro, alle scolaresche è accordato un prezzo ridotto a 5 Euro.
Prenotazione consigliata presso:
MdV - Museo del Violino
Palazzo dell'Arte - Piazza Marconi 5 - Cremona
Telefono: 0372 080809
E-mail: info@museodelviolino.org
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