L'ANALISI
09 Dicembre 2013 - 19:44
Ogni anno si rincorrono le voci di un’imminente chiusura della Trattoria del Fulmine, blasonato ristorante cremasco, celebrato dalle guide più autorevoli. E puntualmente i timori che si spenga un faro della ristorazione nazionale svaniscono con le parole rassicuranti di Gianni Bolzoni. Il patron è sempre lì, sul ponte di comando, pronto ad accogliere con un largo sorriso e una stretta di mano vecchi amici e nuovi clienti destinati a diventare frequentatori abituali. E’ facile farsi conquistare dalla cortesia del titolare e dall’abilità ai fornelli della moglie Clemi Lupo Stanghellini, infaticabile cuoca che ripropone collaudatissime ricette accanto a piatti innovativi. Ogni successo non nasce per caso: quello di Gianni e Clemi è il frutto di un lavoro meticoloso che parte dalla selezione delle materie prime, prosegue con la cura dei piatti e termina con un servizio preciso e puntuale. Le sirene delle mode qui non hanno mai attecchito: i piatti sono quelli del territorio, dai sapori decisi. Torniamo sempre volentieri a godere delle specialità della casa, nella bella sala che si apre oltre l’ingresso dove si sosta per sorseggiare un aperitivo. E torniamo soprattutto per gustare il tartufo: il patron è un estimatore del prezioso tubero che acquista ad Alba, in provincia di Cuneo, per poi sfoggiarlo ai clienti che restano inebriati dall’inconfondibile aroma. E’ un piacere che prelude a quello, non meno intenso, delle declinazioni che si gustano in tavola, suggerite dall’estro di Clemi. Provate il culatello di Soragna stagionato 27 mesi, il parmigiano reggiano vacche rosse invecchiato 24 mesi e il risotto allo spumante mantecato con vellutata di reggiano stravecchio, ricoperto dal tartufo. Gianni compra gli esemplari migliori che affetta generosamente sui risotti, sui tagliolini, sulle uova al tegamino, sul fegato d’oca e su tutti i piatti che ne esaltano il gusto e l’aroma. Se queste prelibatezze sono accompagnate da Champagne accuratamente selezionati o da eccellenti piemontesi come il Barolo Rocche dei Manzoni, il pranzo o la cena al Fulmine diventano esperienze sensoriali uniche e momenti indimenticabili. Il tortino di riso al salto con pernice al tartufo e fondo di fegato d’oca è impareggiabile, come lo è la millefoglie di funghi porcini. Tra le prelibatezze della casa, meritano un assaggio le pappardelle con il cipollotto e i piatti a base di pesce come il filetto di storione al vapore con vellutata di porri e caviale o la spigola al profumo d’arancia e cipolle. Ricchissimo il carrello dei formaggi. E’ una gioia gustare antipasti sfiziosi, paste fatte in casa, impeccabili secondi e superbi dessert. Ed è un piacere consultare la sterminata carta dei vini che offre più di 400 etichette, tra cui 25 Champagne, 150 grandi francesi e i migliori italiani, per ogni palato e per tutte le tasche. In un crescendo di profumi e di sapori si arriva al dessert, magicamente esaltato da fantastici sauternes e passiti. Vasta la scelta dei distillati.
(Provato il 29 novembre 2013)
I più letti della sezione
Mediagallery
MOBILITATI PER LA PALESTINA
TRA CASALMAGGIORE E COLORNO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 7 settembre 2025 - 08:00
Storica mostra-mercato delle cose antiche e del collezionismo
Tipologia
Data di inizio 7 settembre 2025 - 16:15
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris