Ha appena festeggiato un anno di vita, la trattoria Quin, aperta il 10 novembre 2012 da Chicca Coroneo, terza generazione di una storica famiglia di ristoratori cremaschi. Il locale, ricavato in quella che sino a tre anni fa era la sede della Pro loco in via Racchetti 8, è un piccolo gioiello nel centro di Crema. A due passi dal Duomo, offre una cucina tipica del territorio, con alcuni piatti nazionali, e menu stagionali. Non mancano le rassegne enogastronomiche, come quella novembrina dedicata ai sapori del nebbioso autunno padano, ormai giunta alla fase finale. La Coroneo da 15 anni gestisce l’Amos Platz di via Mazzini, ristorante che propone la cucina tirolese. Ha voluto tornare alle radici della propria famiglia, che si basano sui sapori tradizionali cremaschi. «I miei nonni — racconta la Coroneo — gestirono il Rumì di piazza Trento Trieste per 40 anni, sino al 1969, poi i miei genitori aprirono la contrada Serio. Adesso ho deciso di riproporre la cucina cremasca con questa trattoria, aggiungendo alcuni piatti nazionali. Mi affianca, quando non è in val Pusteria dove gestisce un hotel, mio fratello Pietro. Certo, avere due ristoranti non è facile, ma il fatto che siano a duecento metri l’uno dall’altro aiuta. Inoltre, posso contare su validissimi collaboratori e dipendenti. Ho imparato a delegare, anche se a volte, dovendo supervisionare tutto, mi sembra di impazzire». Con lei al Quin ci sono lo chef Roberto Dossena, affiancato da Ala Nichiforeac. In sala Daniele Ghisetti, collabora Ruggero Massari. Il locale è sempre aperto, sia a pranzo che a cena. Può ospitare sino ad ottanta persone che trovano posto nella piccola sala all’ingresso e nei due ambienti sul retro, ricavati uno al piano terra e l’altro nel sotterraneo. La disposizione della trattoria valorizza il caratteristico cortiletto interno. Cucina e locale caldaie sono nel sotterraneo. Nell’arredamento prevale il legno. Il menu in questo periodo propone tre-quattro piatti per ogni portata. Dall’insalata di piovra con orzo e patate, alla farinata di ceci, dal risotto con salsiccia e vino rosso, alla chitarra di pasta fresca con calamaretti e vongole, sino alla pasta e fagioli. Tra i secondi la tagliata di manzo e la braciola in panatura di pistacchi. Si conclude con la macedonia invernale e la crème brulé al cioccolato. Ogni giorno Chicca Coroneo propone alcuni piatti in aggiunta, senza dimenticare le rassegne. Quella delle nebbie, al prezzo di 25 euro bevande escluse, propone l’antipasto di salumi e salva con le tighe, gnocchi di ricotta di bufala con porri e zucca, cotechino in camicia di manzo e tiramisu all’amaretto. Per i vini la scelta è tra una trentina di etichette, con l’aggiunta di diverse birre italiane e straniere.
(Provato il 19 novembre 2013)
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