Fiera di San Carlo - Casalmaggiore
Quando si presentare la fiera di San Carlo si ha sempre il timore di risultare ‘pleonastici’. Si tratta dell’evento per eccellenza a Casalmaggiore, il più atteso da tutti e sembra quasi superfluo parlarne. Eppure qualcosa da dire c’è sempre perché questa fiera, nata come agricola e commerciale, ha nel tempo cambiato volto e ogni anno propone al casalese e al visitatore nuove sfaccettature grazie anche alla molteplicità di ‘attori’ che — in questi giorni d’autunno — calcano il palcoscenico di piazza Garibaldi e del centro storico cittadino. Ultimamente poi, anche grazie all’impatto dei nuovi media (web in primis), sembra riscuotere interesse in un’area sempre più vasta: «Diversi network radiofonici del Nord Italia e siti internet specializzati — spiega il presidente della Pro loco Marco Vallari — se ne occupano all’interno dei loro palinsesti e ci contattano per ottenere informazioni». Tornando alla molteplicità di attori, il ‘regista’ di tutta l’organizzazione è la Pro loco, ma il cartellone — ufficiale e ‘informale’ — è il frutto dell’impegno e del lavoro di tanti cittadini, attraverso istituzioni, enti e associazioni locali. Nel ‘circo’ della fiera — insieme al luna park, alle esposizioni e alle bancarelle—vanno così in scena le eccellenze che il capoluogo casalasco sa offrire: le attività dei musei, quelle delle Parrocchie, le produzioni artistiche. A quest’ultimo proposito, da segnalare al Museo Diotti la mostra ‘Il paesaggio che mi fu rubato-trasformazioni e sottrazioni fra pittura, fotografia e video documentazione’, un’esposizione che è anche denuncia e, allo stesso tempo, ‘manifesto’ politico. Al Museo del Bijou ecco invece ‘La mia donna si chiama desiderio’, la moda negli anni ‘50 e la musica di Gorni Kramer: l’inaugurazione, domenica, è stata un grandissimo successo sia in termini di partecipazione che di consensi.Acura della parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo il grande concerto che idealmente fa da prologo internazionale alla fiera nella serata di giovedì 31 ottobre: ‘Voci. Dare voce al nome di Dio’ con un programma di musiche sacre che saranno eseguite dal Coro femminile della Essener Münster, la grande cattedrale della Diocesi tedesca di Essen, con la direzione di Raimund Wippermanne lemusiche eseguite all’organo da Jürgen Kursawa. Novità dell’anno, il convegno nell’auditorium S. Croce (sabato 2 novembre alle 17) dal titolo ‘Obblighi e tutela degli animali d’affezione’ a cura del servizio Veterinario dell’Asl di Cremona. La chiesa di S. Chiara ospiterà la mostra: ‘Che cos’è l’uomo, perché te ne ricordi?’—a cura dell’associazione Famiglie di S. Stefano—su genetica e natura umana nello sguardo di Jérôme Lejeune (genetista e pediatra francese, scopritore della causa della sindrome di Down). E ci fermiamo qui, anche se c’è molto altro tra arte varia, musica, pittura, fotografia. Non può, per finire, mancare un accenno alla Sagra del cotechino e blisgòn che dall’1 al 4 novembre si terrà nel ristotenda nel cortile delle Opere Pie in piazza Garibaldi e che si prolungherà anche il 5 novembre con risottata casalasca e trippa. La sagra è interamente organizzata e gestita dagli esperti volontari della Pro loco più alcuni giovani che quest’anno hanno dato la loro disponibilità, coordinati come sempre da Giuseppe Cavalli e dal consigliere Giuliano Zambelli.
Marco Bazzani
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