La manifestazione, organizzata dal Comune di Bobbio con il supporto della Provincia di Piacenza ed il sostegno della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, giunge alla sua sedicesima edizione. La formula classica di Irlanda in Musica, che negli ultimi anni si snodava in due week end di musica dal vivo, con contorno di stand gastronomici e birre d'importazione, prevede anche quest'anno, come già nella passata edizione, una serata in più a chiusura di festival. La direzione artistica della rassegna è ancora una volta ad opera di Fedro scs, che ha curato le ultime sette edizioni di Irlanda in Musica.
Hevia, che torna a Bobbio per la seconda volta, è il fautore di un rinnovato amore per la musica e la cultura celtica in Spagna. Grazie all'uso della tecnologia, che gli ha permesso di assemblare una gaita, ovvero una cornamusa, elettronica, e alla capacità di far coesistere la musica tradizionale ed il pop moderno, il musicista asturiano ha conquistato il grande pubblico. La gaita di Hevia, unica ed inconfondibile, è diventata richiestissima: non si contano featuring ad album di artisti pop e rock e le collaborazioni, tra cui appunto quella che ha portato il musicista asturiano nel nostro paese, per partecipare all'album dei Sonohra. I due ragazzi in quanto a concerti live in giro per il mondo sanno il fatto loro: il loro promo tour del 2009 li ha portati negli Stati Uniti, in Colombia, Argentina, Messico, Brasile... Nella loro prima esperienza nel continente americano, un tour promozionale seguito al loro album d'esordio, i Sonohra sono stati decretati “Artista Revelacion” all'edizione 2009 de "Los Premios MTV Latin American", evento tenutosi contemporaneamente a Los Angeles, Buenos Aires, Bogotà e Città del Messico. Al loro ultimo album, La storia parte da qui, uscito nel 2012, ha preso parte proprio Hevia: il suono della sua gaita si fonde alla perfezione con le chitarre di Diego e Luca.
Con il live di Sabato 6 luglio, un altro concerto molto atteso, si ritorna nei ranghi, dopo la virata italo-asturiana della sera precedente. A salire sul palco di Piazza San Colombano i Flook. Guidati dalla flautista e fisarmonicista Sarah Allen, un grande talento che vanta esperienze varie nell’ambito della etno pop music britannica, i Flook si sono formati nel 1995: inizialmente erano un trio di flautisti, di cui già faceva parte Sarah, poi, dopo i primi anni, la formazione ha preso le sembianze che ha ancora oggi. I Flook si sono fatti spazio nel già affollato panorama della band di musica celtica tradizionale grazie alla tecnica brillante e ad un connubio di richiami alla tradizione e coraggiosa inventiva. La formazione che si esibirà nella seconda serata di Irlanda in Musica è la stessa che negli ultimi mesi ha visto tutti i più grandi palchi internazionali: Sarah ai flauti e all'accordion, l'organetto diatonico della musica irlandese tradizionale, Ed Boyd alla chitarra e bouzouki, John Joe Kelly al bodhran e mandolino e Brian Finnegan ai whistles e bansuri. Quello che i Flook promettono di portare a Bobbio è un live indimenticabile: gli appassionati di musica celtica non lo perderanno di certo, ma la band di Sarah Allan saprà conquistare anche un pubblico di neofiti: se gli album da studio vantano premi e riconoscimenti, è dal vivo che questa band da il massimo di sé mettendo in piedi uno spettacolo ad altissima velocità tutto da ballare!
Venerdì 12 luglio l'apertura di week end spetterà ai The Old Dance School, sette ragazzi inglesi che nei loro live combinano sapori di folk e classici, all’elettronica e al jazz. I The Old Dance School prendono il nome dalla vecchia Betty Fox School of Ballet di Birmingham dove la band si formò nel 2006. Le loro canzoni provocatorie ed espansive, dal suono cinematografico, hanno ricevuto consensi in tutto il paese, sia dalla stampa che dal pubblico ed hanno valso ai ragazzi numerosi premi. Nonostante l'età anagrafica dei ragazzi superi di poco i vent'anni, ognuno di questi musicisti ha alle spalle un bagaglio musicale notevole e parecchio differente.
Gli Stramash si esibiranno sabato 13 luglio con i loro anfibi ed i loro tatoos accostati ai kilt tradizionali e ad un folk sporcato di rock con qualche sbavatura punk. Originari della Scozia, zona di Glasgow, gli Stramash si sono formati nel 2010 ed hanno già pubblicato due album: The Uprising e The Lion Rises, uscito un paio di mesi fa. Fautori della nascita della band sono il batterista Andrew Lowrie e il chitarrista Andrew Jackson, che era ed è rimasto anche il cantante della band. Nel giro di qualche mese, ad Andy ed AJ si sono aggiunti altri musicisti, e gli Stramash hanno raggiunto la formazione, che a parte un cambio in corsa, hanno ancora oggi. Il primo ad unirsi alla coppia di amici è stato il bassista Will Maxwell, che ha ampliato il range musicale d'ispirazione degli Stramash, grazie alla sua conoscenza di folk e rock. Subito dopo è stata la volta del chitarrista Micheal Gilfeather, l'unico dei ragazzi che sia originario di Glasgow, che ha una botta d'energia per la band! L'ultimo pezzo che mancava a questo puzzle era un piper, ovvero un suonatore di cornamusa, mancanza presto colmata da Iain Alexander Marr, musicista ben noto nella scena Celtic Folk internazionale che ha suonato al fianco di Carlos Nunez in una lunga tournée che ha toccato anche l'Italia.
Domenica 14 luglio gli occitani Lou Tapage. I Lou Tapage sono sei giovani musicisti, tutti provenienti del saluzzese e dell’occitana Val Varaita che hanno raccolto l'eredita lasciata loro da alcuni “padri spirituali”, che hanno trasmesso la passione per la ricerca stilistica e musicale tradottasi poi in un nuovo genere ricco di contaminazione, un genere definito Nu Folk – Rock d’Oc. La proposta musicale dei Lou Tapage si presenta quindi assai variegata: la maggior parte del repertorio è ormai rappresenta da brani di composizione propria, completamente originali o composti ispirandosi a musiche e sonorità provenienti dalle più diverse tradizioni (provenzale, catalana, basca, bretone, irlandese..) e fortemente rivisitat.
Da anni il pubblico di Irlanda in Musica lo chiede, e quest'anno finalmente, per tutti e tre i concerti del secondo week end del festival, verrà allestita una pista per ballare nei pressi del palco. Nella mattinata di domenica 14 luglio ci saranno due formazioni italiane che allieteranno l'aperitivo di bobbiesi e forestieri: le Mosche di Velluto Grigio ed il Raffaele Nobile Ensemble. Le Mosche di Velluto Grigio, MVG, sono un gruppo celtic punk lombardo nato alla fine degli anni Novanta. Amanti del folk irlandese e delle ballate malinconiche rilette in chiave punk, gli MVG si rifanno ai gruppi come i Pogues ed i The Doubliners. Quanto a Raffaele Nobile, si tratta di un violinista e compositore vogherese che da molti anni si occupa di ricerca e riscoperta della musica etnica, con particolare riferimento alla tradizione popolare dell’Oltrepo Pavese. Lo si può trovare in giro per le piazze italiane con il suo Ensamble con spettacoli in cui è musicista e cantastorie. Nella stessa mattinata, inoltre, si aprirà anche il Mercatino dell'Artigianato Celtico, situato come lo scorso anno sotto i portici di Piazza San Colombano, che resterà allestito per tutto il giorno .
Durante tutte le serate di Irlanda in Musica saranno attivi gli stand gastronomici allestiti in Piazza San Colombano, aperti dalle ore 19:30. Accanto ai piatti della tradizione festaiola, verranno proposti anche alcuni piatti di ispirazione Irish, così come Irish d'importazione saranno le immancabili birre chiare, rosse e, soprattutto, scure.