Nelle pagine del tempo, le parole salvate dai ricordi Dizionario autobiografico e collettivo Edizioni Emmeti Pagine 436 - Euro 22
Euro 22,00 Se, come recita il celebre adagio, verba volant et scripta manent, è anche vero che le parole, grazie al loro legame inscindibile con la cultura e con la mentalità dell’epoca nella quale nascono, si diffondono e vengono usate, posso riportarci alla pesantezza del nostro essere, al ricordo del tempo che fu, a quella “rosa che non colsi” nella quale si racchiude spesso il senso dell’esistenza. Così, mossi dall’intento impossibile di bloccare, grazie alle parole, il flusso incessante del tempo, i curatori del dizionario autobiografico e collettivo Nelle pagine del tempo, le parole salvate dai ricordi hanno raccontato e si sono raccontati at¬tra¬verso decine di termini ormai dimenticati, desueti o addirittura scomparsi, anche se vi fu un tempo in cui scandivano la nostra quotidianità. Da “Abbacinare” a “Zolfanello”, da “Duplex” a “Yè-yè”, da “Mangiadischi” a “Réclame”, il filo delle parole nel tempo e del racconto autobiografico si dipana attraverso cinquant’anni di storia italiana ricordandoci come eravamo, come siamo adesso e come siamo cambiati passando nel giro di pochi de¬cenni dai ritmi ciclici del mondo contadino a quelli frenetici e lineari della condizione po¬stmoderna. Ma in questa rassegna di parole dimenticate, ma ancora ricche di risonanze, così come nella disposizione d’animo dei curatori, non c’è spazio per la sterile nostalgia. Attraverso le loro vicende, infatti, il lettore si accosta a un mondo ormai lontano ma tut¬t’altro che trasfigurato dal ricordo, che riemerge in tutta la sua vividezza. Un’occasione per riflettere, per sognare, per ricordare ma anche per lasciarsi coinvolgere nelle storie ra¬re, bizzarre, spaventose, avvincenti e divertenti dei curatori, i quali, come dice il professor Duccio Demetrio nella sua prefazione, ci restituiscono le parole nel tempo “non nella preziosità un po’ algida del lemma ormai perduto bensì nella vivacità del racconto breve, madido di esperienza”.
La cooperativa editoriale EmmeTi La cooperativa EmmeTi nasce per l’iniziativa di un gruppo di operatori culturali attivi nel campo editoriale, particolarmente interessati alla promozione presso il pubblico italiano della cultura dei Paesi dell’Europa orientale, della Russia e della Grecia, che condividono l’eredità dell’impero Bizantino e soprattutto l’identità religiosa ortodossa. Le collane di EmmeTi comprenderanno prosa, poesia, teatro e saggistica di autori provenienti dai Pae¬si suddetti, ma anche opere di studiosi provenienti da altri Paesi, il cui campo di in¬te¬resse riguarda tali culture. La flessibilità offerta dalla forma della cooperativa consentirà a Em¬meTi di ampliare a seconda delle esigenze la gamma dei propri collaboratori e di istituire proficui contatti con enti, organismi e istituzioni che possano favorirne gli obiettivi culturali.