L'ANALISI
I racconti sulla vita di Alice
25 Novembre 2015 - 16:32
Alice Munro
‘Amica della mia giovinezza’
Einaudi
300 pagine, € 19
Dieci racconti che attingono idealmente alla fase della vita di Alice Munro — premio Nobel per la letteratura 2013, la piú importante autrice canadese contemporanea — a cavallo fra la sua affermazione autoriale, il suo prendere la parola, e il ritorno all’Ontario di tutta l’opera successiva. Vancouver, la grande città sullo sfondo del libro, coincide con un risveglio, che è un disincanto e anche una formazione, spesso sessuale. E la sessualità, lambita, sussurrata o esibita, vitalistica o imbarazzata, illecita o meno, serpeggia per tutto il volume. È il caso di Five Points, la cui protagonista, Brenda, ha un marito invalido e un amante, Neil, che dà senso alla sua quotidianità. Gli incontri con lui rappresentano l’irrinunciabile conferma di un’esistenza ancora piena e sono vissuti come autentico cerimoniale della vita. Ma in questo rito si innesta il primo litigio, e quel litigio lascia intravedere un potenziale di ferocia che incrina irrimediabilmente l’idillio. Nel racconto Amica della mia giovinezza, la storia di rinuncia e abnegazione di Flora mette in luce due punti di vista molto diversi sulla vita: «A rendere Flora cattiva nella mia versione della storia», dice la narratrice, «era esattamente ciò che la rendeva encomiabile in quella di mia madre: il suo rifiuto del sesso».
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