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INCONTRO A CURA DELL'UNUCI

La Spezia tinta di giallo

Guglielmone ha presentato 'La stagione da Iseo' in sala Rodi

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rmaruti@cremonaonline.it

13 Novembre 2013 - 20:00

La Spezia tinta di giallo
CREMONA - Nel cuore di un romanzo e al centro di un mestiere. Due cose che vanno a braccetto se il romanzo è un giallo e il mestiere è quello di cronista di ‘nera’. Ha rispettato le attese l’appuntamento organizzato venerdì sera in Sala Rodi dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (Unuci), che ha visto protagonista Giacomo Guglielmone, giornalista de La Provincia. Al centro dell’incontro il libro La stagione da Iseo (Robin, I luoghi del delitto, pagg. 266, 15 euro), il primo giallo scritto da Guglielmone, che vede il debutto del commissario D’Imporzano, un poliziotto schivo ma pieno di passioni. Il romanzo è distribuito in tutta Italia e sui siti internet, con un notevole riscontro a livello di vendite. Sollecitato dalle domande del presidente dell’Unuci, il capitano Antonino Di Mora, poi da quelle del pubblico, Guglielmone ha spaziato a tutto campo sul suo romanzo, con uno scontato riserbo sulla trama. Dalle regole del giallo all’ambientazione (La Spezia, la città dove Guglielmone è nato ed ha abitato per molti anni). Dalle strategie testuali per tenere alto il ritmo alle peculiarità di un testo (scritto tutto al presente) che ha uno dei suoi punti di forza nella riscoperta di alcuni tasselli della storia recente del nostro paese, in una sorta di fotografia d’autore della provincia italiana. «A me piace parlare di memoria. Una memoria polifonica — spiega Guglielmone — che ci permette, a volte, di aprire uno squarcio su quel che sono stati davvero la nostra vita, l’ambiente nel quale siamo vissuti, la nostra storia. Quanto all’intreccio — prosegue il giornalista — il patto con il lettore è sacro. Gli elementi che acquisisce chi legge devono essere quelli di chi indaga. Le chiavi di volta che piombano all’improvviso, dall’alto, slegate da tutto quel che le precede, vanificano tutto. Così il giallo non esiste. Nel mio libro ci sono più piani narrativi che si intrecciano. Per gestirli, il ritmo è indispensabile. Ecco spiegata la scelta di usare il tempo presente». Guglielmone ha anche rivelato qualcosa del suo prossimo giallo. Il protagonista resta il commissario D’Imporzano, ma l’azione si sposta a Cremona. «Una storia cremonese dalla prima all’ultima pagina», ha spiegato il giornalista. Dopo l’omaggio alla città in cui è nato, quello alla città dove lavora da oltre tre lustri.
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