L'ANALISI
08 Aprile 2023 - 21:20
CREMONA - Può essere un aiuto a chi conduce le expertise per individuare l’autenticità dei violini attribuiti ad Antonio Stradivari. Lo studio delle componenti chimiche e strutturali degli strumenti della liuteria classica cremonese, che da oltre dieci anni il Laboratorio Arvedi di diagnostica dei materiali dell’Università di Pavia porta avanti presso il Museo del Violino, permette di fare un viaggio nelle pieghe del legno, nelle sfumature delle vernici, nelle caratteristiche della costruzione di un violino le caratteristiche uniche degli strumenti firmati Antonio Stradivari. A undici anni dall’apertura del laboratorio di diagnostica non invasiva dei materiali le informazioni sulla liuteria classica cremonese si offrono come strumento oggettivo per individuare alcune delle caratteristiche dei violini di Stradivari e la loro costanza nel tempo.
«Nessuno — afferma Marco Malagodi, responsabile del laboratorio dell’Università di Pavia — si vuole sostituire al sapere dei liutai. Il nostro obiettivo è quello di affiancare la comunità dei liutai nell’acquisire una sempre maggiore consapevolezza del loro saper fare, ereditato dalla scuola insuperabile degli Amati, Guarneri del Gesù e Stradivari. In questi anni abbiamo avuto modo di analizzare 85 strumenti che appartengono all’età classica della liuteria cremonese fra il XVI e il XVIII secolo. Di questi 85 strumenti, ben 25 sono quelli realizzati da Antonio Stradivari. Tutto questo ci ha permesso di acquisire tutta una serie di informazioni sui materiali usati, sulla tipologia del legno, sulle componenti delle vernici che caratterizzano gli strumenti del massimo liutaio».
A condividere il viaggio alla ricerca dei segreti di Stradivari è uno staff di giovani ricercatori, guidati da Malagodi, composto da Giacomo Fiocco, Michela Albano, Francesca Volpi, Chiara Delledonne e Chaehoon Lee. La serie di costanti ritrovate negli strumenti del liutaio permette di mettere in fila caratteristiche ricorrenti che alla lunga possono compartecipare a definire se uno strumento è o meno uno Stradivari.
A questa ipotesi Malagodi sorride e afferma: «Diciamo che ora, dopo oltre dieci anni di lavoro e di indagine, grazie a una forte sinergia col conservatore del museo Fausto Cacciatori e lo stesso museo, abbiamo la possibilità di osservare che alcune caratteristiche materiche e costruttive ricorrono negli strumenti di Stradivari. Aver avuto modo di analizzare 25 Stradivari — spiega — è importante e ci permette di prendere in considerazione alcune costanti». E poi Malagodi entra nel tecnico: «Abbiamo notato che tutte le resine utilizzate dal liutaio sono ti tipo oleoresinoso. Nello strato più prossimo al legno — prosegue — ci sono leganti proteici di colle d’origine animale con cui veniva trattato il legno prima di verniciarlo. Nelle vernici si trova ferro ad alte percentuali, calcio, potassio, tali marker permettono di dare una patente di identità materica agli strumenti».
Tutto questo contribuisce a creare una sorta di ‘impronta’ che costituisce un tassello in più nell’obiettivo di studiare e analizzare le caratteristiche costruttive del metodo cremonese, in sintonia col Piano di salvaguardia che la comunità dei liutai sta portando avanti a tutela del proprio saper fare liutario, riconosciuto dall’Unesco come bene immateriale dell’umanità. «Anche per questo, in accordo con Cacciatori, procederemo il nostro viaggio nella liuteria analizzando strumenti del XIX e XX secolo per capire come mutano le tecniche costruttive e i materiali usati in secoli in cui la scuola cremonese venne meno e la storia della liuteria prese altre strade e nacquero altre scuole di pensiero e costruzione degli strumenti ad arco. L’obiettivo è dunque quello di documentare, descrivere e raccontare come il saper fare liutario è cambiato nel corso dei secoli».
Mediagallery
MOBILITATI PER LA PALESTINA
TRA CASALMAGGIORE E COLORNO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 7 settembre 2025 - 08:00
Storica mostra-mercato delle cose antiche e del collezionismo
Tipologia
Data di inizio 7 settembre 2025 - 16:15
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris