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CREMONA

Il violino più prezioso al mondo: diamanti e osmio sul capolavoro firmato Russ

Lo strumento-gioiello presentato in anteprima a Vienna: il valore dei materiali impiegati sfiora il milione di euro

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

01 Aprile 2023 - 05:25

Il violino più prezioso al mondo: diamanti e osmio sul capolavoro firmato Russ

CREMONA - Sulle fasce e il ricciolo in acero, sulla tastiera in ebano e sulla tavola in abete rosso scintillano oltre 800 pietre preziose: per la precisione 298 pezzi di diamante, rubino, zaffiro e tsavorite e 541 pezzi di osmio cristallino — il metallo più raro e pregiato al mondo — incastonati in intarsi in oro 18 carati. L’Osmium Violin creato dal genio e dalle mani d’artista del liutaio Edgar Russ — austriaco d’origine, ma cremonese d’adozione — è lo strumento ad arco più prezioso mai realizzato. Il costo dei materiali impiegati sfiora il milione di euro, ma il valore di mercato è di gran lunga superiore. Lo strumento-gioiello firmato Russ, presentato nelle scorse ore a Vienna, non è soltanto un pezzo unico da esposizione, ma un violino con un’anima sonora calda e profonda: «Un capolavoro dal suono autenticamente italiano», secondo la violinista russa Elena Denisova, che per prima lo ho suonato in pubblico.


Il progetto ha preso vita quasi tre anni fa ed è l’esito dell’intreccio fra tre vite. Russ racconta: «Kurt Assam, titolare dell’azienda Osmium Art, ha espresso il desiderio di decorare in osmio uno strumento musicale. Quando ne ha parlato con il mio caro amico Charly Grosschädl, la triangolazione si è presto chiusa: Assam ha visitato il mio laboratorio, dove ha ammirato le immagini del violino che ho realizzato nel 2012 per il sultano dell’Oman, Bin Said Quaboos. In quel momento la visione ha mosso il suo primo passo per diventare realtà». Nel corso del processo creativo, Russ — che si è trasferito a Cremona quando aveva 17 anni per studiare alla Scuola Internazionale di Liuteria — si è trovato di fronte a numerose sfide: «Il lavoro ha richiesto molta pazienza e altrettanta determinazione.

L’intervento decorativo indebolisce alcune parti dello strumento, in particolare le ‘C’ delle fasce. Ho ovviato utilizzando un sottilissimo strato in fibra di carbonio ricoperto da un giro di fasce supplementare talmente fine da risultare quasi impalpabile». In certi momenti la motivazione ha vacillato: «Collocare con precisione certosina centinaia di pietre ha richiesto un immane sforzo d’attenzione e di accuratezza — dice Russ —. Ma proprio nei momenti di maggiore difficoltà ho trovato le soluzioni più sorprendenti. Sono molto soddisfatto del risultato, è straordinariamente vicino a ciò che avevo in mente all’inizio del progetto».


Ora il capolavoro tempestato di osmio farà il giro del mondo: le prossime presentazioni sono in programma in Liechtenstein, in Slovenia e negli Emirati Arabi, prima di un tour che toccherà metropoli come New York, Melbourne, Tokyo e Berlino. Ma a settembre, con ogni probabilità, il gioiello a quattro corde sarà in mostra a Cremona Musica: «A prescindere dal destino commerciale dello strumento — promette il maestro Russ — voglio dare al pubblico cremonese l’opportunità di ammirare da vicino il mio Osmium Violin». Il progetto conoscerà presto nuovi sviluppi e il pezzo unico incontrerà i suoi nuovi fratelli: «L’obiettivo è creare l’Osmium Art Quartet — rivela Russ —. Stiamo già progettando l’Osmium Violin 2.0, l’Osmium Cello e l’Osmium Viola». Un quartetto d’archi dal valore inestimabile.

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