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Comunicato Stampa: LA COLLEZIONE ASI BERTONE TORNA A TORINO

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16 Dicembre 2025 - 16:51

Comunicato Stampa: LA COLLEZIONE ASI BERTONE TORNA A TORINO

La Collezione ASI Bertone torna a Torino. Ne ha dato l’atteso annuncio il Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano Alberto Scuro in occasione della conferenza stampa di Salone Auto Torino 2026, ospitata oggi al Museo Nazionale dell’Automobile. Il Presidente Scuro ha illustrato i dettagli insieme all’Assessore Regionale Andrea Tronzano e a Roberto Giolito, Head of Stellantis Heritage Italia, perché la preziosa Collezione Bertone acquisita da ASI nel 2015 sarà esposta nell’affascinante struttura dell’Heritage Hub in via Plava 80. Attualmente è conservata presso il Museo Volandia di Somma Lombardo, a due passi dall’aeroporto di Malpensa, ed il suo ritorno a Torino negli spazi di Stellantis Heritage Hub è previsto entro l’aprile 2026.

“Siamo davvero contenti e soddisfatti di questa collaborazione – ha evidenziato il Presidente Scuro, eletto di recente anche alla guida della FIVA, la federazione mondiale dei veicoli storici – perché fin dall’inizio l’obiettivo era quello di riportare a Torino un patrimonio che appartiene alla città e al Piemonte. Bertone fa parte dei grandi nomi del car-design e dello stile cui Torino ha offerto terreno fertile per uno sviluppo senza pari al mondo. Dopo aver acquisito la Collezione, già posta sotto la tutela del Ministero della Cultura affinché non potesse lasciare l’Italia né essere divisa, con questo ritorno all’ombra della Mole possiamo dire di aver chiuso il cerchio e di aver completato la nostra missione di tutela e salvaguardia. Il tutto accadrà in occasione del sessantesimo anniversario della fondazione dell’ASI che festeggeremo nel 2026: una combinazione simbolica che ci rende orgogliosi del nostro operato e della rete sistemica sempre più efficace creatasi con molti altri stakeholder del territorio, con istituzioni, aziende ed enti che continuano a credere nel valore culturale ed economico dell’automotive piemontese. Torino – ha concluso Scuro – rinnova così il suo status di capitale mondiale del motorismo storico”.

Soddisfazione anche da parte di Roberto Giolito, che ha commentato così la nuova intesa tra ASI e Stellantis Heritage: “La missione dell’Heritage HUB è raccontare, attraverso una prospettiva evolutiva, oltre cento anni di storia dell’automobilismo intimamente connessa alla città di Torino. L’ingresso della Collezione ASI Bertone rafforza ulteriormente il ruolo dell’Heritage HUB come polo di riferimento unico nel panorama museale, capace di narrare le tappe fondamentali dell’evoluzione tecnologica e del design in vari ambiti: dalle competizioni al contenimento delle emissioni, dalle fuoriserie alle utilitarie che hanno contraddistinto la storia della mobilità nel mondo. Siamo particolarmente orgogliosi di prendere parte a questo ambizioso progetto, offrendo a un pubblico sempre più ampio l’opportunità di scoprire e riscoprire la straordinaria storia locale attraverso le vetture che andranno ad arricchire la collezione già presente nei nostri spazi”.

“Il ritorno della Collezione ASI Bertone a Torino – ha sottolineato l’Assessore Regionale Andrea Tronzano - è una notizia che dà valore alla storia, all’identità e alla vocazione industriale del nostro territorio. La Regione lavorava da tempo per arrivare a questa soluzione perché rafforza anche il sistema culturale, espositivo e turistico. Il Piemonte è terra di innovazione e design: la presenza della Collezione nell’Heritage Hub di Stellantis conferma la centralità di Torino nel panorama dell’automotive nazionale e internazionale”.

La Collezione ASI Bertone è composta da modelli di serie, prototipi e one-off. Fino alla definitiva chiusura del Centro Stile Bertone, avvenuta nel 2014, era esposta nella sua sede di Caprie (all’imbocco della Val Susa) inaugurata il 15 ottobre 1972. La struttura era stata concepita per poter far lavorare diversi team su progetti differenti, in piena autonomia e riservatezza. Vi si insediarono fino a 140 designer capitanati da Marcello Gandini e Marc Deschamps e all’interno c’erano tutte le attrezzature per la realizzazione di prototipi completi e marcianti.Nel corso degli anni venne allestito un vero e proprio museo ma nell’ultimo periodo di attività, nel tentativo di salvare l’Azienda, alcuni prototipi della collezione vennero venduti a diversi collezionisti internazionali e, per certi versi, il fallimento fermò questa “fuga di opere d’arte”: l’intera collezione sarebbe andata all’asta solamente nella sua totalità e con il vincolo di rimanere in Italia. Così, il 28 settembre 2015, alla chiusura dell’asta telematica l’intero lotto dei pezzi rimasti è stato acquisito dall’Automotoclub Storico Italiano diventando patrimonio dell’intera comunità. Inoltre, molte di queste opere d’arte su quattro ruote girano il mondo per essere esposte e ammirate, e per raccontare una storia forse irripetibile.

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La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di ASI

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