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Comunicato Stampa: ‘Trevisani nel mondo’. Bet (Lega-LV): "Importante rafforzare legami con nostre comunità all’estero"

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02 Ottobre 2025 - 13:51

Comunicato Stampa: ‘Trevisani nel mondo’. Bet (Lega-LV): "Importante rafforzare legami con nostre comunità all’estero"

Associazione ‘Trevisani nel mondo’. Bet (Lega-LV): “Importante rafforzare i legami con le nostre comunità all’estero e favorire il rientro dei discendenti che desiderano portare qui le loro professionalità”

(Arv) Venezia 2 ott. 2025 - Oggi, a palazzo Ferro Fini, il consigliere regionale Roberto Bet (Lega- LV) ha presentato le iniziative messe in campo dall’associazione ‘Trevisani nel mondo’, che ha alle spalle più di cinquant’anni di attività per rinsaldare il legame tra il Veneto e le comunità venete nel mondo e mantenere viva la memoria della nostra emigrazione. Roberto Bet ha introdotto la conferenza stampa sottolineando che “l’associazione ‘Trevisani nel mondo’, fondata nel 1973, valorizza e racconta la storia della nostra emigrazione, portando avanti diverse iniziative e progetti di elevata portata culturale, per rafforzare e mantenere vivi i legami tra il Veneto e le sue numerose comunità nel mondo. Il Veneto ha conosciuto tre ondate migratorie: la prima, a fine Ottocento, e in seguito dopo la Prima e la Seconda guerra mondiale, a causa dell’impoverimento e della crisi economica dovuti proprio ai conflitti bellici. Soprattutto i nostri giovani furono costretti a cercare altrove migliori condizioni di vita, caratterizzandosi e facendosi apprezzare per la grande voglia e la capacità di lavorare, nel pieno rispetto delle regole proprie delle società ospitanti. I nostri migranti hanno contribuito alla crescita di città e allo sviluppo dei paesi che li hanno accolti. Ora c’è un legame fortissimo tra il nostro Veneto e l’altro Veneto che vive e lavora all’estero, un filo che ci unisce che l’associazione ‘Trevisani nel mondo’ vuole rinsaldare con diverse iniziative che valorizzano le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra lingua, le nostre eccellenze enogastronomiche. L’associazione ha anche preservato un calendario storico, tra i più antichi d’Italia: lo ‘Schieson Trevisan’, che non è semplicemente un elenco di giorni e di santi, ma è un racconto, in lingua veneta, del tempo e delle storie che parlano del nostro territorio. Ed è importante che le nuove generazioni conoscano e riflettano intorno all’epopea della nostra emigrazione. Credo soprattutto che la Regione possa farsi promotrice, proprio in collaborazione con l’associazione ‘Trevisani nel mondo’, di intese con i Paesi di emigrazione veneta per favorire il rientro dei figli e dei nipoti dei nostri migranti che vogliono lavorare da noi. Sarebbe per il Veneto una grande opportunità da cogliere per avvalersi di professionalità che hanno le nostre stesse radici, la nostra stessa cultura.”

Il presidente dell’associazione ‘Trevisani nel mondo’, Franco Conte, ha spiegato che “l’associazione è nata nel 1973 con un duplice scopo: favorire il reinserimento degli ex migranti e fare da ponte tra chi era rimasto e chi era partito. Tre anni fa abbiamo rinnovato il nostro statuto e la nostra mission, attualizzandola: seguiamo la nuova migrazione, perché ci sono ancora tanti giovani che decidono di partire, sia pur mossi da ragioni diverse e incontrando minori difficoltà; tuttavia, il rischio, ora come allora, è lo stesso: perdere i legami con la terra d’origine e noi siamo impegnati affinché questo filo che ci unisce non venga mai spezzato. Inoltre, stiamo portando avanti progetti, anche in collaborazione con le Camere di commercio, in Italia e all’estero, per favorire il ritorno dei discendenti dei nostri migranti che hanno voglia di lavorare in Veneto e che, in questo modo, potrebbero coprire le necessità che oggi hanno tante imprese del territorio, in difficoltà nel reperire personale preparato. Il nostro impegno è anche perpetuare la memoria dell’emigrazione, con mostre itineranti e il coinvolgimento delle scuole. Vogliamo guardare al futuro conservando intatte le nostre radici, soprattutto quelle dei nostri migranti che, sia pure lontani, sono attaccati al Veneto in modo molto stretto.”

Marco Chiarelli, coordinatore dell’associazione, ha illustrato “le tante iniziative portate avanti nelle scuole, per spiegare ai più giovani l’emigrazione veneta e le innumerevoli storie di emigrazione. Abbiamo utilizzato un laboratorio di fumetto, al quale hanno collaborato trevigiani. Il nostro impegno nasce dallo spirito e dall’insegnamento che ci ha lasciato il fondatore, don Canuto Toso. Ricordo anche la nostra rivista e la festa annuale ‘Cansiglio Day’, che si svolge nella piana del Cansiglio l’ultima domenica di luglio. Un altro importante progetto è focalizzato sulle grandi bonifiche fatte dai Veneti, ad esempio nell’Agro Pontino, ad Arborea e in Puglia, partendo dalle testimonianze fotografiche che portiamo nelle scuole e che abbiamo digitalizzato.”

 

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

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