L'ANALISI
26 Settembre 2025 - 10:55
CREMONA - Il Nucleo di Polizia Amministrativa della Polizia Provinciale di Brescia, guidato dal Commissario Capo Fabio Peluso, ha eseguito il ritiro di 52 patenti di guida, nell’ambito del procedimento che vede come principale indagato il cremonese Jonathan Locatelli, accusato di essere a capo di un’organizzazione dedita al rilascio illecito di patenti. Il provvedimento segue un Decreto di annullamento emesso dalla Motorizzazione Civile di Brescia.
Le indagini, coordinate dai Pm Marzia Aliatis e Alessio Bernardi, erano iniziate nel 2022 e hanno portato nel 2023 al deferimento di decine di persone all’Autorità Giudiziaria e al sequestro di ingenti somme di denaro, presumibilmente frutto del commercio illecito dei titoli di guida, e successivamente agli arresti del 2024. Il cerchio si è chiuso con l’annullamento delle patenti rilasciate con il metodo fraudolento.
Le autorizzazioni delle quattro autoscuole facenti capo a Locatelli – Verolanuova, San Paolo, Quinzano e Castelverde – sono state revocate, insieme alle abilitazioni del titolare. Gli accertamenti degli inquirenti avrebbero confermato che il gruppo riceveva pagamenti per consentire il conseguimento delle patenti senza l’effettiva frequenza dei corsi obbligatori.
Ieri si è svolta l’udienza preliminare per alcuni dei soggetti coinvolti. La maggior parte degli indagati ha optato per il patteggiamento, mentre Locatelli e altri membri del suo “gruppo” affronteranno il processo ordinario.
Le accuse, a vario titolo, comprendono falsità ideologica, istigazione alla corruzione, estorsione, plagio intellettuale, corruzione e associazione per delinquere. L’organizzazione, secondo gli inquirenti, avrebbe minacciato alcuni clienti, promettendo il superamento dell’esame solo dietro il pagamento di somme di denaro.
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