L'ANALISI
05 Agosto 2015 - 03:00
Può il Po, con le sue grandi spiagge diventare veramente il mare di Cremona? Che la spiaggia padana, con il suo sole e le sue acque, potesse avere un effetto salutare, non fu rivelato che nel 1914 da due luminari della scienza cremonese: il prof. Vincenzo Omboni, direttore del nostro Ospedale Maggiore e il doit. Pericle Sacchi, pediatra di gran valore. Il primo stabilimento balneare e vero e proprio, venne costituito intorno al 1910. Prima di allora soltanto i soci della Canottieri Baldesio potevano procurarsi la gioia di un bagno nel Po; in quell'anno, il Comune decise di alzare sulla sponda piacentina ove era una splendida spiaggia, un suo padiglione al quale tutti potevano accedere gratuitamente. Per tutta la durata della prima guerra, i bagni vennero trasferiti sull'isolotto che s j alza di fronte alle colonie padane. Dal primo dopoguerra agli inizi del 1940, j bagnanti vennero sempre ospitati sulla spiaggia piacentina. Poi cominciarono i lavori di riordino del fiume la spiaggia venne fatta scomparire e ì bagni si trasferirono là ove funzionano anche attualmente.
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